Grandangolo torna con l’intervista al Segretario regionale del Pd abruzzese, Michele Fina. Dalla manovra economica alla riforma della prescrizione, al rapporto Pd-Movimento 5 Stelle.
Centrosinistra, Zingaretti, Di Maio, Conte e Renzi, baruffa nell’aria? “Meno baruffa di come si tende a pensare, soprattutto dopo la vittoria del Pd in Emilia Romagna. Rompere legami ed equilibri non paga e bisogna entrare nell’ottica di un atteggiamento contrario, che sia costruttivo e non disgregativo”, spiega il segretario regionale Michele Fina ai microfoni del Capoluogo.
“Non si può far parte di questo Governo se ci si ostina a creare litigiosità continua. Il Pd ora, pur con tutte le sue contraddizioni, sta riuscendo a parlare alle frange moderate“, sottolinea Fina, intervistato da David Filieri.
Pd al Governo con il Movimento 5 Stelle: ma ci sono punti che uniscono le due forze politiche? “Intanto – spiega Fina – abbiamo portato a casa una Manovra economica in una fase delicata e difficile. Tra i provvedimenti, come il cuneo fiscale o anche il superticket, c’è una filosofia comune che ha portato ad una condivisione anche da parte delle altre forze di governo. Questa è la prova che su alcune questione è possibile lavorare insieme”.
Tra gli argomenti che possono unire i due movimenti, spiega Fina, c’è la salute
“Non credo che nel rapporto Pd-5 Stelle l’unico punto di incontro sia la contrapposizione a Salvini – ha aggiunto Michele Fina – Movimento e partito sono sulla stessa lunghezza d’onda sul problema dell’immigrazione e sul da farsi per tentare di risolverlo. Recentemente il ministro dell’Interno Lamorgese in un’intervista ha annunciato che i rimpatri sono quadruplicati. Questo è un risultato importante sul quale il Governo sta lavorando in sinergia”.
Tra i temi di attualità politica, impossibile non citare la riforma della prescrizione sulla quale si sta lavorando. “Bisognerebbe studiarli i dati della prescrizione, molte volte vi si arriva perché non c’è il personale ad esempio negli uffici di cancelleria. Il cittadino ha diritto che lo stato gli metta a disposizione un servizio che sappia dargli una risposta. O che sappia darla a lui, così come all’imprenditore che può permettersi cento avvocati. Altrimenti la frase: ‘la giustizia è uguale per tutti’ è sì scolpita nelle aule di giustizia ma non corrisponde alla verità. Occorre equità della giustizia, una giustizia che deve essere più efficiente“.
E Avezzano prossima alle elezioni comunali? “Lavoriamo ad una coalizione che sia un grande movimento aperto a tutti, tranne a Lega e Fratelli d’Italia. Movimenti che hanno due leader politici – Luigi D’Eramo e Pierluigi Biondi – che diedero un contributo importante affinché cadesse l’amministrazione comunale di una città ora commissariata”.