Consiglio straordinario su Gran Sasso, Parkkeller: Turismo modello Alpi

13 febbraio 2020 | 15:46
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Consiglio straordinario su Gran Sasso, Parkkeller: Turismo modello Alpi

Domani il Consiglio comunale straordinario sul Gran Sasso. Sul tavolo piani e strategie per lo sviluppo turistico del comprensorio

Enti istituzionali, associazioni di categoria, operatori del settore turistico-montano: saranno presenti tutti i soggetti direttamente coinvolti e interessati alla problematica, che quest’anno si è fatta sentire in maniera ancor più evidente rispetto alle passate stagioni. Non a caso l’iter per l’approvazione del Piano del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga – per estensione uno dei più grandi d’Europa – ha comportato più di qualche polemica.

Lo sviluppo del versante aquilano del Gran Sasso sarà oggetto di discussione, con tutti i numerosi problemi ad esso correlati. C’è Campo Imperatore con le difficoltà della storica stazione sciistica. C’è il possibile divieto alle E-Bike di circolare all’interno dei confini del Parco. Ci sono le criticità, anche qui numerosi, riguardanti le strutture ricettive. E poi la grana parcheggi a Campo Imperatore, o ancora i vincoli delle Direttive Europee di Natura 2000, relativi ai SIC, Siti di Importanza Comunitaria, nei quali il Parco rientra.

Gran Sasso, quale futuro

Una lista lunga di fattori da considerare ed analizzare, per cercare delle soluzioni prima che sia troppo tardi. L’obiettivo, almeno a medio termine, è pervenire finalmente ad un progetto unitario di rilancio a 360gradi. Sul tema si è espresso il consigliere comunale Daniele D’Angelo, contattato dalla redazione del Capoluogo.

«Lo sviluppo deve essere totale e dovrà avvenire attraverso una serie di interventi mirati. Innanzitutto – ha spiegato D’Angelo – si potrebbe cominciare installando un casello, cioè una sorta di sbarra che limiti gli accessi, a Vado di Sole, la Piana di Campo Imperatore. Altrimenti in questo modo la zona resta come terra di nessuno: ognuno si sente autorizzato a fare ciò che vuole, come vuole».

Per quanto riguarda le attività ricettive, inoltre: «La mia idea è quella di dare un finanziamento a fondo perduto a coloro che vogliono aprire o mantenere aperte attività in montagna, in modo da far rinascere attività spente e crearne di nuove. Le piccole attività, come ristoranti bar alimentari sono luoghi di aggregazione e socializzazione di molto paesi lontani dalla città, nonché servizi essenziali per tutti coloro che non possono scendere in città facilmente».

«Un’altra idea, poi, sarebbe quella di realizzare un sistema di segnaletica luminosa che indichi, già all’altezza di Barisciano, se ci sono posti liberi», continua D’Angelo. Tra gli interventi proposti dal consigliere c’è anche «abbassare il prezzo del biglietto della funivia. Evitiamo che continui a girare a vuoto».

«L’importante sarà non fossilizzarsi sul Gran Sasso e basta, ma pensare in grande. Ovvero pensare ad uno sviluppo di tutta la fascia pedemontana abruzzese. Ci sono Campotosto, Campo Felice, Ovindoli, Amatrice. Lo sviluppo turistico deve riguardare tutti quei luoghi che hanno le potenzialità e le bellezze per attrarre turismo, sull’esempio di quanto è stato possibile realizzare sulle Alpi».

Sempre in ambito di sviluppo turistico Parkkeller sottolinea, poi, una mancanza d’attenzione del settore turismo del Comune dell’Aquila a promuovere i suoi luoghi simbolo attraverso un’apposita cartellonistica, come fatto, invece, da numerose città italiane.

«Avevo presentato una mozione, grossomodo due anni fa, sottolineando la necessità di intervenire per installare cartelloni sulle arterie autostradali che promuovano il territorio. Il settore Turismo del Comune, però, non è ancora intervenuto con apposita delibera. C’è uno stanziamento di fondi che riguarda il turismo religioso. Si sta attendendo che quei fondi vengano reindirizzati, invece, nello specifico alla cartellonista autostradale. Spero si riesca ad agire in tempi brevi: in tutta Italia ogni autostrada ha pubblicità turistica, solo L’Aquila va al contrario».