Cotugno, studenti all’estero: paura coronavirus non ferma gli scambi

Continuano le partenze per gli stage al Cotugno. Tra sabato e domenica sono partiti altri 75 studenti, per Nizza e Dublino.
Continua a restare alta la mobilità tra le pareti del Cotugno. Progetti interculturali per numerose destinazioni sparse nel mondo, che fanno entrare in contatto i giovani con altre lingue e diverse culture e tradizioni. Progetti che si declinano in forme diverse di viaggi formativi: dagli scambi interculturali, ai progetti Erasmus, fino all’Alternanza Scuola Lavoro all’estero.
Quello appena terminato è stato un weekend di nuove partenze per il Cotugno. 53 studenti, con 4 accompagnatori, sono partiti alla volta della Francia, destinazione Nizza. 22 alunni, insieme a 2 accompagnatori, invece, sono volati a Dublino. Si tratta rispettivamente di studenti del Liceo Linguistico e di allievi del Liceo Classico, indirizzo Internazionale. I ragazzi soggiorneranno presso famiglie locali, che sono state selezionate da specifiche agenzie.
Gli stage partono fin dal terzo superiore: gli studenti possono partire anche più di una volta l’anno. C’è chi va e chi arriva, in un vero e proprio processo di scambi culturali: com’è stato, ad esempio, per il Progetto europeo Erasmus+, che ha visto a L’Aquila alcuni studenti giunti dai Balcani, nell’iniziativa raccontata dal Capoluogo. Ora è in programma l’arrivo di altri studenti, questa volta dalla Romania.
Scambi che, almeno fino ad ora, non hanno subito alcuna limitazione o stop a causa dell’emergenza coronavirus. «Il protocollo da seguire – ha spiegato la dirigente scolastica Serenella Ottaviano alla redazione del Capoluogo – è quello stabilito dal Ministero dell’Istruzione e al Ministero della Salute. In questo caso, non sono state emanate circolari che limitassero le partenze, né abbiamo ricevuto indicazioni specifiche su particolari operazioni da seguire. Qualora dovessero arrivare circolari ci attiveremo per l’iter da seguire, sia per quanto riguarda le partenze, sia i ritorni di chi dovesse trovarsi all’estero».
Intanto il prossimo 26 febbraio la dottoressa Ottaviano ha convocato il Consiglio d’Istituto per confrontarsi insieme e fare il punto della situazione anche in merito al fronte partenze e alla stringente attualità, in questo caso scolastica, legata inevitabilmente all’epidemia in corso.