Politica

L’OPA tra FdI e Lega, le grandi manovre che minano la coalizione

I nuovi assetti in Consiglio regionale, mentre nel centrodestra continua il braccio di ferro tra Lega e FdI.

Non bastano i selfie di Salvini e Meloni per placare le fibrillazioni locali tra FdI e Lega che rischiano di ripercuotersi sui prossimi appuntamenti elettorali. I difficili equilibri nel centrodestra.

Seppur al momento la leadership della Lega, sia a livello nazionale che regionale, non venga messa in discussione, continuano le fibrillazioni nel centrodestra che rischiano di complicare il percorso verso le prossime elezioni amministrative in Abruzzo e le regionali nel resto d’Italia. A livello di comunali, la “madre di tutte le battaglie” sembra essere quella su Avezzano. Con Chieti alla Lega, con la candidatura di Fabrizio Di Stefano, FdI non ci sta a lasciare all’alleato anche Avezzano, su cui ha nomi e programmi pronti. D’altra parte la Lega vuole confermare la propria leadership, evidentemente messa in discussione con ripetuti tentativi di mettere il partito di Salvini in un angolo. Succede a L’Aquila e anche in Regione. A L’Aquila la Lega perde Tiziana Del Beato per il Gruppo misto, a Palazzo dell’Emiciclo perde Pietro Quaresimale che, con i suoi oltre 9mila voti, era addirittura capogruppo. Anche lui approdato, momentaneamente, al gruppo misto. Da verificare quale sarà la loro destinazione definitiva, ma – almeno in un caso – la porta di FdI sembra piuttosto spalancata. Non è escluso, quindi, che l’operazione possa comprendere entrambe le defezioni.

Ad ogni modo, FdI – dopo aver conquistato i vertici di Comune e Regione – sembra volersi apprestare a “consolidare” i ruoli in modo da poter più agevolmente rilanciare sul campo delle prossime elezioni. Inevitabile il momento di forte imbarazzo della Lega che, con un forte consenso e diversi uomini nei punti chiave, non riesce ad arginare la “scalata” di FdI, né al livello di passaggi tra gruppi politici, né a livello di imposizione della propria politica. Basti pensare a come (non) è finita la crisi in Comune dell’Aquila, con la Lega che non vota il Bilancio di previsione e dopo qualche giorno “rientra” come se niente fosse, con un mezzo documento programmatico sottoscritto tra le parti, che non ha nessun vero senso politico. Ad ogni modo, FdI continua a “tirare la corda” e la Lega ad abbozzare, almeno fino a quando da Roma continueranno ad arrivare selfie.

Regione Abruzzo, il nuovo Consiglio oltre le fibrillazioni tra FdI e Lega.

Intanto, tra Lega senza più capogruppo e Legnini alla ricostruzione, il Consiglio regionale prende nuova forma. La Lega perde uno dei suoi 10 consiglieri, Pietro Quaresimale, che passa al Gruppo misto. Almeno per il momento. Dal lato opposto dei banchi del Consiglio, il PD “guadagna” un consigliere, con Pierpaolo Pietrucci, che subentra a Giovanni Legnini, nominato Commissario straordinario per la Ricostruzione del Sisma Centro Italia. Questi assestamenti, se non cambiano granché nei rapporti tra maggioranza e opposizione, qualcosa lo cambiano all’interno delle coalizioni: nel centrodestra la Lega perde punti (in futuro presumibilmente a vantaggio di FdI), mentre nel centrosinistra la lista Legnini Presidente perde rappresentanza in favore del PD.

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