Ex Otefal, due settimane non bastano per decidere

24 febbraio 2020 | 00:29
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Ex Otefal, due settimane non bastano per decidere

Aggiudicazione ex Otefal, i lavoratori della Framiva ancora in attesa della decisione del Tribunale dell’Aquila.

Dopo oltre due settimane dall’udienza a margine della quale il collegio giudicante ha trattenuto la causa in decisione relativamente all’aggiudicazione dell’ex Otefal alla Framiva Metalli, il futuro dei lavoratori del sito di Bazzano è ancora incerto. Si è infatti tenuta il 5 febbraio scorso l’ultima udienza, al termine della quale il Tribunale era chiamato ad esprimersi sulla decadenza dell’aggiudicazione, disposta dal Giudice Delegato, per il mancato saldo degli ultimi pagamenti per 2 milioni e 700mila euro. In quella sede, i rappresentanti legali della Framiva, lo Studio legale LBM con gli avvocati Raffaella Sturdà, Antonio Serreti, Bruno Chiarantano e Gloria Teti, hanno rilevato di aver presentato al curatore apposita proposta per una soluzione transattiva, come richiesto dal Presidente del tribunale. La proposta prevedeva il pagamento della rata finale rimasta pendente e degli interessi decorsi fino al primo invito a stipulare l’atto definitivo, a cui non c’era stato seguito per il rifiuto della curatela. La proposta però non è piaciuta alla stessa curatela, che ha “rilanciato”, presentando un conto per gli interessi di oltre 1 milione di euro, comprendendo anche gli interessi decorsi dopo la mancata stipula. Una richiesta che ha di fatto bloccato ogni trattativa.

A questo punto si attende la decisione del Tribunale che – a quasi 20 giorni dal’udienza – tarda ad arrivare.  Restano in attesa i lavoratori del sito di Bazzano, preoccupati per il proprio futuro, e la ditta arrivata seconda al bando, una società spagnola con sede a Valencia, che subentrerà in caso di conferma della decadenza dell’aggiudicazione. Il tribunale dovrà anche decidere sulla somma già versata dall’azienda che, in caso venisse confermata la decadenza dell’aggiudicazione, dovrebbe perdere “solo” la caparra iniziale, con il resto da restituire alle casse della Framiva (come scritto nel bando di aggiudicazione), mentre la curatela vorrebbe trattenere l’intera cifra a titolo di penale. Insomma, la Framiva rischia di perdere 7 milioni di euro e ritrovarsi senza il sito produttivo di Bazzano. La sentenza si attendeva entro qualche giorno dall’udienza. Ne sono passati quasi 20, quindi la settimana entrante dovrebbe essere la decisiva.