Coronavirus, a breve la decisione ufficiale su chiusura scuole

Attesa per la decisione del Governo sulla chiusura delle scuole, il Ministro Azzolina: “Decisione ufficiale nelle prossime ore”.
È attesa nel pomeriggio di oggi l’ufficialità sulla decisione del Governo sulla chiusura scuole, dopo che alle 14, a seguito di un tam tam durato tutta la mattinata e fattosi più insistente col passare delle ore, la notizia è stata lanciata dall’Ansa e dall’ufficio stampa della Regione Abruzzo: “Scuole chiuse per l’emergenza Coronavirus in tutta Italia”. Mezz’ora dopo, la frenata del Ministro Azzolina che specifica: “Ancora nessuna decisione è stata presa, arriverà nelle prossime ore” . Stando alla bozza in possesso dell’agenzia Adnkronos, non figurerebbe la chiusura delle scuole. “Si tratta tuttavia di un documento in divenire, viene spiegato, in attesa del parere del comitato scientifico su un’eventuale chiusura delle scuole e delle università su tutto il territorio nazionale”.
Un giallo nella comunicazione, con una notizia fatta uscire e poi smentita, che arriva in un momento estremamente delicato.
Il Dpcm di aggiornamento in approvazione da parte del Governo prevederebbe la chiusura di tutte le scuole d’Italia da domani fino al 15 marzo. La decisione a seguito di una valutazione, richiesta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di una relazione tecnica al comitato operativo che affianca il governo nella gestione dell’emergenza. E in mattinata a Palazzo Chigi, contestualmente alla riunione coi ministri, Conte ha visto Walter Ricciardi, consulente del governo e delegato Oms, e il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.
La misura rientra nel Dpcm di aggiornamento che il Governo sta approvando. Il Ministro dell’Istruzione ha precisato che la decisione definitiva avverrà nelle prossime ore.
Intanto, secondo quanto prevederebbe il decreto, “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale” sono sospesi “congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali, per il personale sanitario e il personale che garantisce i servizi pubblici essenziali e di pubblica utilita’”. Vengono “rinviate tutte le attivita’ convegnistiche e congressuali”, sospese “le manifestazioni di qualsiasi natura, nonche’ degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico inclusi cinema e teatri che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”.