Tangenti post sisma, prova inutilizzabile: verso la sentenza

4 marzo 2020 | 09:46
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Tangenti post sisma, prova inutilizzabile: verso la sentenza

Tangenti post sisma, per il sostituto procuratore il capo di imputazione è “ben strutturato, il problema è la prova, in quanto non utilizzabile”. Sentenza vicina

Inutilizzabili sono, infatti, le dichiarazioni rilasciate da due imputati, Daniele Lago, della società Stessa, e Fabrizio Menestò, direttore dei lavori per le opere di Palazzo Carlo. Inoltre è scattata la prescrizione per il passaggio del fascicolo nelle mani di 8 giudici del Tribunale in cinque anni.

Così si è ridimensionata una delle più intricate controversie del post sisma, Do ut Des, riguardante nello specifico i puntellamenti. Sotto processo – come riporta Il Messaggero – gli ex assessori comunali Pierluigi Tancredi e Vladimiro Placidi, l’imprenditore Pasqualino Macera, l’ex cerimoniere del Comune Daniela Sibilla, l’ex vice sindaco Roberto Riga e, appunto, Lago e Menestò.

Il pm si è soffermato in particolare sull’ex vice sindaco Riga, sul quale ha avanzato la formula assolutoria per l’inutilizzabilità delle prove testimoniali. L’unico reato non ancora prescritto – per il quale Picuti ha chiesto una condanna a 9 mesi di reclusione – è l’appropriazione indebita di oltre 1 milione di euro della Stessa nei riguardi della Silva Costruzioni. Punto che ha visto il duro intervento del legale Maria Teresa Di Rocco – che cura gli interessi della Silva insieme all’avvocato Silvia Catalucci – “Era una bramosia sistematica quella degli amministratori comunali, connotata di comportamenti di simpatia per scopi privati. Ciò ha danneggiato la Silva in maniera irrimediabile”.

L’avvocato ha anche annunciato azioni risarcitorie nei riguardi di alcuni amministratori comunali che, in sede di dichiarazioni testimoniali, avrebbero ricostruito versioni dei fatti contrastanti con le prove documentali.

Processo aggiornato alla prossima settimana, parleranno le difese: poi ci sarà la sentenza.