Sanita'

Coronavirus, gli Anestesisti Rianimatori dell’Aquila pronti alla guerra

Dubbi sulla capacità di rispondere al Coronavirus, le precisazioni del dottor Marinangeli.

Le precisazioni del dottor Marinangeli dopo la diffusione di un audio su WhatsApp in cui si mettevano in dubbio le capacità dell’ospedale aquilano a far fronte al Coronavirus.

“Mi sento in dovere di rispondere a un messaggio vocale di una persona che nei giorni scorsi, parlando impropriamente in nome e per conto degli Anestesisti Rianimatori dell’Aquila pur non essendo un Anestesista Rianimatore, ha ritenuto di sottolineare il fatto che nel nostro ospedale non ci sono i ventilatori meccanici in numero sufficiente a gestire i pazienti COVID in arrivo”. Così il dottor Franco Marinangeli del reparto Rianimazione, dopo la diffusione di un audio allarmistico su WhatsApp relativo al Coronavirus e alla capicità di reazione dell’ospedale.

“Io non mi faccio illusioni – scrive il dottor Marinangeli – sul fatto che questa patologia non busserà alla nostra porta, ma voglio tranquillizzare tutti sul fatto che la nostra, sottolineo nostra, azienda sanitaria sta predisponendo tutto quanto possa servire a superare questa criticità. I vostri, sottolineo vostri, Anestesisti Rianimatori, ci sono, e si preparano ad affrontare la guerra, perché di una guerra si tratta, con estrema consapevolezza del nemico che abbiamo di fronte. Noi faremo molto di più di quanto il nostro Governo ci ha chiesto in termini di uomini e mezzi, ma ciò che vi chiedo è di rispettare le regole di buonsenso che ci sono state impartite. Rispettare quelle regole significa modificare la forma dell’onda, da improvvisa e devastante a più lunga e dolce. Noi ci stiamo preparando alla prima, perché è nostro dovere pensare al peggio, ma voi avete il potere di trasformarla nella seconda, permettendoci di affrontare tutto nel migliore dei modi. Ho voluto esternare i miei pensieri dopo aver ricevuto una telefonata di un paziente che mi chiedeva come poter comprare un ventilatore meccanico, avendo appreso dai social che gli Anestesisti Rianimatori adottano il triage di guerra selezionando chi salvare avendo carenza di mezzi. Ho nel cuore i miei Colleghi della Lombardia, che hanno dovuto fare scelte incredibilmemte difficili, ma mi sento di rassicurare la nostra comunità che si sta facendo tutto il necessario per garantire il meglio in termini di cure a tutti. Siamo più fortunati dei nostri fratelli del nord, perché abbiamo avuto più tempo per prepararci, ma cerchiamo tutti insieme di addolcire quell’onda. Cerchiamo di aiutarci rispettando le regole, restando a casa e riducendo la possibilità di trasmissione dell’infezione. Avremo tempo per festeggiare, dopo. Adesso è il momento della consapevolezza e della collaborazione totale. Ringrazio chi di voi ci aiuterà ad aiutarvi, ringrazio chi in questi giorni ci sta dando una mano, Governance della ASL, Colleghi Medici, Infermieri, Ingegneri, Tecnici, Personale. Insomma, una grande squadra,
ringrazio i miei splendidi collaboratori Anestesiti Rianimatori, che lavorando nell’ombra sono capaci di grandi cose”.

leggi anche
Sanita'
Coronavirus, cosa cambia all’ospedale dell’Aquila
L'aquila
Coronavirus, l’ospedale del G8 tra le possibili aree di quarantena
Emergenza coronavirus
Coronavirus, chiuso anche il pronto soccorso di Tagliacozzo
Sanita'
Coronavirus L’Aquila, un’intesa per l’assistenza degli anziani
Coronavirus-dilloalcapoluogo
Biomedici, guerrieri al tempo del Coronavirus
Sanita'
Coronavirus e bambini, il san Salvatore pronto per le emergenze
Sanita'
Coronavirus, si fermano le prestazioni ambulatoriali non urgenti
Emergenza coronavirus
Coronavirus, chiuso il pronto soccorso di Pescina
Dillo al capoluogo
Coronavirus, stop alla caccia all’untore
Emergenza coronavirus
Coronavirus L’Aquila, così funziona il pre triage
Aggiornamenti covid-19
Coronavirus, in Abruzzo 9 pazienti in terapia intensiva
Un guerriero nell'epidemia
Coronavirus, l’appello di Giammarco “Ho il cancro, vi prego rispettate le regole”
L'epidemia
Pronto soccorso di Pescina, D’Orazio: “Riaprire per fronteggiare l’emergenza”
Emergenza coronavirus
Coronavirus, eccolo è arrivato!