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Coronavirus, il modello di autocertificazione per circolare

Il decreto Dpcm e le direttive del ministero dell'Interno per contenere il Coronavirus. Chi e come può circolare. Tutte le risposte.

A seguito dell’entrata in vigore del decreto #iorestoacasa, ecco il modello di autodichiarazione per effettuare gli spostamenti consentiti. Tutte le domande e tutte le risposte.

Il Dpcm #iorestoacasa, annunciato nella serata di ieri dal premier Giuseppe Conte ed entrato in vigore oggi, 10 marzo 2020, impone di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; per tutto ciò occorrerà autocertificare le esigenze di cui sopra attraverso un modello del tipo seguente:

autodichiarazione coronavirus

[CLICCA QUI per scaricare il modello Autodichiarazione Dpcm]

Ma insomma, quando ci si può spostare? Come spiega ilsole24ore, “Come scritto nella stessa auto-dichiarazione, lo spostamento può essere determinato solo da una serie ristrettissima di casi:
● esigenze lavorative (andare e tornare dal proprio lavoro; per i lavoratori dipendenti questo qualora il proprio datore di lavoro non abbia predisposto sistemi di smart working)
● situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa, acquisti di prima necessità o per «altri situazioni particolari» da dettagliare agli agenti)
● per motivi di salute (visite o esigenze sanitarie di varia natura)
● rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza (caso specifico: un cittadino domiciliato a Milano può far ritorno nella località dove mantiene la residenza, ovviamente se le due sedi non coincidono). Vige invece un divieto assoluto di spostamento per le persone sottoposte a quarantena o risultate positive al virus.

E chi controlla le autodichiarazioni?
Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha scritto in una direttiva ai prefetti che «i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti».

● Su autostrade e viabilità principale, gli agenti della polizia stradale potranno fermare le vetture e controllare i moduli. Lo stesso potrà essere fatto da Carabinieri e Polizia municipale sulla viabilità ordinaria
● Nelle stazioni ferroviarie saranno attuati gli stessi controlli sui passeggeri, chiedendo di esibire la propria autodichiarazione. In aggiunta la polizia ferroviaria, in collaborazione con personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, si occuperà della canalizzazione dei passeggeri in ingresso ed uscita, operando «verifiche speditive» (rapide) sullo stato di salute dei viaggiatori
● Negli aeroporti, i passeggeri in partenza dovranno esibire la certificazione insieme ai documenti di viaggio. Quelli in arrivo dovranno motivare lo scopo del viaggio in fase di ingresso.

Se mi sono dimenticato il documento a casa, cosa succede?
In teoria, l’autodichiarazione deve essere stampata, compilata e pronta all’uso in caso di richiesta. Esserne sprovvisti, però, non equivale a commettere qualche violazione: secondo la direttiva già citata, l’autodichiarazione può essere «resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia».

Sì, ma come si fa a capire se un’autodichiarazione è vera?
Sempre a quanto si legge nella direttiva Lamorgese, «la veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli». In altre parole, le autorità potranno verificare se quello che era stato loro comunicato corrispondeva davvero a una delle quattro casistiche previste dal modulo. In caso di violazione si incorre nel reato previsto dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità), a meno che il proprio comportamento «si possa configurare un’ipotesi più grave»”.

Le altre domande e risposte su limiti e regole in vigore dal 10 marzo 2020 diffuse da ilsole24ore. Le misure contro il Coronavirus.

SPOSTAMENTI
Posso spostarsmi dal mio comune? Solo in tre casi specifici
C’è un sistema di mobilità ridotta: bisogna evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni di residenza, a meno che non siano motivati da:
● comprovate esigenze lavorative
● situazioni di necessità (se nella tua zona sono chiusi esercizi che vendono generi di prima necessità)
● spostamenti per motivi di salute

Questo significa che ci si può recare al lavoro se il datore di lavoro non ha attivato lo smart working o misure di congedo o ferie. Si può andare a fare una visita o un controllo medic0, se non è stata disdetta dalla struttura sanitaria. È consentito il rientro nel proprio domicilio, nella propria abitazione, nella propria residenza.

Che regole sono state adottate in aeroporto?
L’Enac ha impartito disposizioni ad hoc ricordando che gli aeroporti italiani sono tutti aperti e funzionanti e le operazioni di volo sono garantite, a condizione che siano osservate alcune prescrizioni. 1) Chi utulizza il mezzo aereo per necessità o per motivi di salute deve compilare e portare dietro un modulo fornito dalla Polizia con un’autodichiarazione che attesti le motivazioni. Per i voli al di fuori del territorio nazionale (Schengen o extra Schengen) i viaggiatori dovranno compilare e presentare alla partenza e all’arrivo l’autodichiarazione con l’indicazione dello scopo del viaggio. Per gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, sono consentiti con autodichiarazione da portare sempre con sé e da esibire, su richiesta, alle Autorità competenti. L’Enac invita comunque i passeggeri a contattare la compagnia di riferimento per avere informazioni sullo stato effettivo del proprio volo.

Domanda: sono andata a ad assistere i miei genitori anziani, posso tornare a casa nelle prossime ore?
Chi è dovuto andare fuori casa per situazioni di necessità, può far rientro al proprio domicilio o alla propria residenza.

Domanda: È possibile transitare sulla rete autostradale?
È possibile, ma con dei paletti. Il decreto stabilisce la necessità di evitare gli spostamenti dal proprio comune di residenza, ma consente di farlo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità. Possibile anche per spostamenti effettuati per motivi di salute.

MERCI
Le merci possono transitare nei vari territori?
Una nota della Farnesina sui frontalieri, chiarisce che le merci possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

SINTOMI
Cosa deve fare chi ha la temperatura superiore a 37,5° C?
Chi ha una affezione respiratoria o la temperatura sopra i 37,5° C deve rimanere a casa e limitare al massimo i contatti sociali. Deve contattare il proprio medico di fiducia.

LAVORO
Posso andare al lavoro?
Sì, il decreto riconosce questa possibilità in caso di comprovate esigenze lavorative. Il datore di lavoro può concedere lo smart working o promuovere la fruizione di congedi e ferie.

Quali sono le regole per i frontalieri che lavorano in Svizzera?
I frontalieri potranno andare a lavorare in Svizzera e tornare. Il comandante della Guardia di finanza sta mandando chiare indicazioni ai valichi. Gli svizzeri, su invito italiano, stanno valutando di raccomandare ai datori di lavoro di adottare, se possibile, modalità di telelavoro o smart working.

Medici e infermieri possono prendere le ferie?
Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico e del personale le cui attività sono necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi regionali.

È possibile avere le ferie in questo periodo?
I datori di lavoro pubblici e privati devono promuovere la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti di periodi di congedo e di ferie.

Le agevolazioni per il congedo parentale sono già in atto?
No, per ora non sono in atto. Ma dovrebbero arrivare probabilmente martedì o al massimo mercoledì, contenute nel decreto Sanità.

Come si possono svolgere le riunioni?
Le riunioni possono svolgersi – in tutti i casi possibili – in collegamento da remoto, in particolare nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, nei servizi di pubblica utilità, nei coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza coronavirus. Negli altri casi va comunque garantita la distanza di un metro di sicurezza interpersonale, evitando assembramenti.

Posso andare a sciare?
Tra i provvedimenti presi nella serata di lunedì dal Governo e comunicati dal presidente del consiglio Giuseppe Conte c’è anche la chiusura di tutti gli impianti sciistici.

Posso andare in palestra, in piscina o nei centri benessere?
No. Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (eccezione per le erogazioni di prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza). Chiusi anche centri culturali, centri sociali e ricreativi.

ISTRUZIONE
Scuole e asili restano chiusi?
Fino al 3 aprile restano chiusi asili, scuole, università , istituti di alta formazione artistica, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie, università per anziani, corsi professionali, attività formative di enti pubblici e di privati. C’è la possibilità di svolgere lezioni a distanza. Possono proseguire i corsi per i medici in formazione specialistica, di medicina generale e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Sospese le riunioni di organi collegiali in presenza.

CERIMONIE RELIGIOSE E CIVILI
Si può andare a messa?
L’apertura dei luoghi di culto è condizionata dall’adozione di misure per evitare assembramenti di persone. È necessario garantire la distanza di almeno un metro fra le persone.

Ci si può sposare?
Sono sospese tutte le cerimonie civili e religiose. Dunque non ci si può sposare né in chiesa, né in municipio.

Si può intervenire a un funerale?
Sono sospese tutte le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri.

CONCORSI
Dovevo partecipare a un concorso, che succede?
Sono sospesi i concorsi pubblici e privati, ad esclusione dei casi in cui la valutazione viene effettuata in base al curriculum o in modalità telematica. Esclusi dalla sospensione i concorsi del personale sanitario, compresi gli esami di Stato e di abilitazione alla professione di medico e quelli per il personale della Protezione civile, che devono svolgersi con modalità a distanza o garantendo la distanza di sicurezza di un metro.

PATENTE
Posso sostenere l’esame per la patente?
No, gli esami di idoneità per la patente, da sostenere negli uffici periferici della motorizzazione civile, sono sospesi. Per chi non ha potuto sostenere l’esame viene prorogata la validità del foglio rosa.

ATTIVITÀ COMMERCIALI
Ristoranti e bar sono aperti anche la sera?
È consentita l’apertura di bar o ristoranti solo dalle 6 alle 18, a patto che il gestore garantisca il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle indicazioni.

Quali sono le regole per tenere aperte altre attività commerciali?
Attività commerciali diverse da ristoranti e bar possono restare aperte, a condizione che il gestore preveda accessi contingentati o idonei ad evitare assembramenti di persone e in grado di garantire la distanza di almeno un metro fra le persone. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle regole.

Nei festivi e prefestivi sono aperti i centri commerciali e mercati rionali?
No. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali presenti nei centri commerciali e nei mercati rionali. Nei giorni feriali il gestore deve garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle regole. Le strutture che non consentono di rispettare la distanza di un metro fra le persone devono restare chiuse.

Farmacie, parafarmacie e negozi alimentari restano aperti?
Sì, la chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e negozi di generi alimentari. Il gestore è tenuto a garantire la distanza di un metro fra le persone. Prevista la sospensione dell’attività in caso di violazione delle regole.

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