Emergenza Poesia, istruzioni per abbracciarsi

La poesia in tempo di emergenza: spunti poetici per reagire all’isolamento da Coronavirus. L’appuntamento giornaliero curato da Alessandra Prospero per Il Capoluogo
L’universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa cosí:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l’altro.
“Istruzioni per abbracciarsi”
Chandra Livia Candiani
In piena emergenza pandemica, sorgono diverse iniziative poetiche perché si dice che “la poesia alzi le difese immunitarie”. Sorgono in questo periodo anche perché, seppur martoriato, il mese di marzo è universalmente il mese della poesia.
Quindi anche Il Capoluogo si fa dispensiere di spunti poetici per tutti. Curerò quest’appuntamento quotidiano con la poesia in tempo di emergenza: l’esperienza decennale di poetessa, quella ormai pluriannuale di coordinatrice della Compagnia dei Poeti dell’Aquila e, ultima, quella di editrice mi hanno portato a sviluppare una conoscenza appassionata della materia.
Questo testo della poetessa Chandra Livia Candiani mi è sembrato il più rappresentativo del difficile periodo che la nazione sta vivendo, poiché è un invito a rifugiarci nello spazio di carità tra noi e gli altri. Non potendolo fare fisicamente, disarmiamoci e veniamoci incontro virtualmente e poeticamente. Con la carità di cui ci parla Candiani, che riesce ad essere potentissima, nei suoi pochi versi. In tempi non sospetti, la poetessa milanese, aveva già parlato di un dolce “disarmo” che potesse, senza nuocere, avvicinarci all’altro.