Incidente mortale a via Strinella, due indagati

20 marzo 2020 | 11:41
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Incidente mortale a via Strinella, due indagati

Due gli indagati per omicidio stradale nell’incidente in cui ad agosto scorso perse la vita una donna. L’auto sfondò una ringhiera precipitando nel cortile di un condominio di Via Strinella.

Si tratta del marito e del figlio della donna deceduta; l’incidente risale a fine agosto scorso.

La donna viaggiava nell’auto guidata dal figlio. L’auto è finita contro la ringhiera del loro condominio, che si trova tra via Strinella e via Lanciano, vicino la chiesa di Santa Rita, piombando nel cortile del palazzo, ribaltandosi più volte dopo un volo di circa 13 metri.

Secondo le indagini della procura dell’Aquila, guidate dal pm Simonetta Ciccarelli, la ringhiera da cui è precipitata la macchina non avrebbe retto a causa di una errata valutazione da parte del marito della donna che è anche amministratore del condominio in questione e non avrebbe previsto la realizzazione di un parapetto idoneo a contenere un simile urto.

La donna, morta durante il trasporto in ospedale, era seduta nella parte posteriore dell’auto.

Secondo l’accusa, la ringhiera era sufficiente a garantire la protezione dei pedoni e non l’urto di un’auto come avvenuto nell’incidente, nonostante procedesse a una velocità bassissima.

L’uomo è assistito dall’avvocato Maria Leone, il  figlio invece che è stato indagato in quanto conducente dell’auto precipitata, è assistito dall’avvocato Anna Maria Ranalli.

“Aspettiamo le decisioni della procura che per adesso ci ha notificato la sola chiusura delle indagini e poi vedremo il da farsi. Il perito nominato ha fatto il suo lavoro e la perizia è stata depositata, “è il commento rilasciato al Capoluogo dall’avvocato Maria Leone.

Secondo alcuni testimoni che avevano assistito all’incidente e anche in base a quanto ricostruito dal consulente della Procura, l’auto viaggiava a velocità molto moderata, trovandosi anche in una via a uso condominiale.

Non è ancora chiaro come mai il figlio della donna no sia riuscito a frenare; era stato ipotizzato un primo momento che l’uomo potesse avere avuto un malore o che l’incidente mortale fosse stato causato da un guasto all’auto, che aveva il cambio automatico.