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Lo chef aquilano Jones Bargoni incanta Cuochi d’Italia con la cucina abruzzese

Uno chef aquilano porta la cucina abruzzese a Cuochi d'Italia di Alessandro Borghese. Per lui un fagottello d'Abruzzo da 10!

Una bella notizia in un momento così difficile e che vede l’Abruzzo protagoniste con le sue eccellenze gastronomiche, con la partecipazione dello chef aquilano Bargoni al programma Cuochi d’Italia, di Alessandro Borghese.

La puntata di Cuochi d’Italia a causa dell’emergenza per il Coronavirus, è andata in onda via streaming.

Lo chef titolare all’Aquila del ristorante L’Opera, la scorsa settimana aveva sfidato a colpi di cucina il Veneto, mentre questa volta a Cuochi d’Italia la sfida è stata tra le eccellenze abruzzesi e la cucina sarda.

jones bargoni

“L’emozione era tanta ma devo dire che sono riuscito a nasconderla un po’ di più rispetto alla prima sfida, in cui non sono riuscito ad esprimermi in tutta la mia spontaneità – questo il primo commento rilasciato al Capoluogo – Come mi ha detto anche Borghese avevo bisogno di grinta e di vincere la mia timidezza soprattutto perché mi stavo giocando l’accesso alla terza fase di questo campionato”.

A sfidarlo c’era lo chef Antonello Casula.

Nella prima manche in cui ha giocato in casa, ha presentato il gioiello D’Abruzzo che aveva scelto, ovvero la pecora e creare un piatto che raccogliesse anche altri prodotti tipici della  regione scelti dagli Chef Gennaro Esposito e Cristiano Tomei.

“Al contrario – spiega – il mio avversario doveva utilizzare il mio gioiello d Abruzzo con i prodotti tipici della Sardegna. Da bravo abruzzese sarei dovuto andare sul sicuro e scegliere di preparare la pecora come siamo soliti fare noi ovvero utilizzarla per un sugo o per lo meno cuocerla, ma questa volta ho provato a prepararla in una maniera alternativa”.

Il risultato è stato una tartare di pecora marinata accompagnata da una maionese al rosmarino, del peperone dolce d’Altino, dei fichi di Atessa, riduzione di ratafià e il tartufo nero.

“Il risultato è stato soddisfacente, ho ricevuto due 9 ma quello che mi ha fatto ancora più piacere è stato il complimento dello chef Alessandro Borghese che sembrerebbe aver gradito il mio piatto”.

Nella seconda manche invece il “gioiello” che andava preparato è stato scelto dalla Sardegna e Jones ha dovuto renderlo abruzzese.

“Ho scelto di cimentarmi in un fagottello preparato con farina di Solina ripieno di astice blu, saltato con zafferano dell’Aquila e terra di guanciale. La soddisfazione più grande in questa manche è stata ricevere il primo 10 di questa stagione di Cuochi d’italia dallo chef Cristiano Tomei e il suo commento: questo fagottello d’Abruzzo vale 10!”.

“Durante la puntata è stato impossibile non parlare della mia città, dove ho deciso di aprire il mio ristorante. Ho scelto di rimanere qui perché come ha detto lo chef Borghese l’aquila ha bisogno di noi giovani che dobbiamo essere determinati. Nel parlare del terremoto che abbiamo vissuto nel 2009 ho anche raccontato la mia esperienza che riassumo con una frase che ho detto in trasmissione: la cucina per me è stato tutto perché mi ha aiutato a non pensare a quello che stavo vivendo e a continuare ad andare avanti inserendomi nelle cucine dei campi allestiti per l’emergenza”, spiega.

Un pensiero anche per la situazione attuale, a causa dell’emergenza Coronavirus: “Anche all’Aquila, come nel resto del mondo ormai, la situazione non è delle migliori. Purtroppo ci siamo ritrovati costretti a chiudere i battenti per un po’ per il nostro bene e per la nostra salute. Inutile dire che la cucina, che ha fatto e fa parte di me da quando ho 13 anni, mi manca un sacco e adesso mi ritrovo a dover trovare qualcosa da fare lontano dai fornelli per passare il tempo.. Tempo che quando fai lo chef ti sembra di non avere mai!”.

“In questi giorni sto dedicando la mia attenzione a quello che nei momenti di lavoro, purtroppo, ero costretto a trascurare come la mia famiglia e il mio cane, Chloé. Per non allontanarmi dalla mia passione, cosa che non farei mai, faccio lo chef anche in casa, ma non nego che ogni tanto mi faccio viziare anche io e lascio agli altri l’onore di cucinare. Nell’attesa che tutto torni alla normalità io continuo a pensare e a cercare idee da concretizzare nel mio ristorante quando potrò tornare ad accogliere i miei clienti”, conclude.

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