Coronavirus, niente fiaccolata del 6 aprile: ipotesi mini corteo

25 marzo 2020 | 08:09
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Coronavirus, niente fiaccolata del 6 aprile: ipotesi mini corteo

Sarà una fiaccolata ridotta, un mini corteo con due o tre familiari quello che illuminerà la notte del 6 aprile. L’ipotesi in campo.

Effetto del Coronavirus: vietati assembramenti e, quindi, anche cortei che prevedano la partecipazione di migliaia di persone, come accaduto fino all’anno scorso.

A confermare quanto già trapelato nei giorni scorsi, a seguito dei decreti che vietano di uscire di casa per evitare il diffondersi del contagio, le parole di Antonietta Centofanti, del comitato dei familiari delle vittime della Casa dello studente.

“C’è la proposta di illuminare i punti principali, ad esempio via XX settembre, con i suoi cinque-sei punti, la casa dello studente,piazzale Paoli, la Villa comunale, Via Gabriele d’Annunzio, corso Vittorio Emanuele e il convitto. Con il sindaco e due tre familiari delle vittime, con un lenzuolo bianco con i nomi delle 309 vittime, dovremmo percorrere il solito tragitto. Mi sembra inevitabile che quest’anno vada così, come familiari delle vittime siamo sempre impegnati sul fronte della sicurezza a tutto campo, che è una nostra ragione di vita, ora la sicurezza ci obbliga a commemorare i nostri cari scomparsi, isolati ma vicini nella memoria, e quindi dobbiamo rispettare le regole imposte dalla emergenza coronavirus”.

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Nei giorni scorsi la decisione era stata anticipata anche dal sindaco Biondi in una delle quotidiane conferenze stampa: la formula alternativa dovrebbe essere quella della partecipazione da parte di poche persone alla fiaccolata di commemorazione.

In un momento difficile, in cui vivere i lutti quotidiani legati al Coronavirus è di fatto impedito stante l’impossibilità di celebrare funerali e funzioni pubbliche, anche per il 6 aprile si pensa a una modalità diversa di vivere quella notte, nel segno della memoria e del ricordo.