Covid-19, addio Giovanni: Picenze piange l’alpino in prima linea nel 2009

Picenze piange Giovanni Cattaneo, l’alpino di Recetto in prima linea durante l’emergenza del terremoto nella piccola frazione di Barisciano.
La notizia è arrivata alle prime luci dell’alba di martedì 23 marzo, poco prima dell’alza bandiera.
Se n’è andato così, in silenzio e di fretta, Giovanni Cattaneo, l’alpino di Recetto capogruppo della sezione del suo paese e parte integrante del gruppo della locale Protezione civile.
Questa volta proprio lui, che di emergenze ne ha fronteggiate tante, è stato sconfitto dal nemico invisibile di queste settimane.
Se n’è andato dopo un ricovero durato una manciata di giorni presso l’ospedale Maggiore di Novara per gli effetti collaterali del Covid-19.

Lascia all’età di 70 anni la moglie Anna, il figlio Stefano e due nipoti. Ma lascia anche tutte quelle persone a cui lui ha dato tanto in occasione delle sue missioni.
Anche Picenze piange la scomparsa del “gigante buono” dagli occhi rassicuranti e dal cuore grande.
Quante mani abbia stretto Giovanni, quante pacche sulle spalle abbia dato come a dire “tutto passa” , quanti piatti golosi abbia preparato nei campi dell’emergenza i cittadini di Picenze lo sanno benissimo.
La frazione di Barisciano si stringe al dolore della famiglia di Giovanni e si tiene stretti al cuore mille e mille ricordi fatti di momenti difficili e felici, di foto, di pezzi di un campo per l’emergenza messo in piedi in poche ore all’ingresso del paese e che è stata la casa di un’intera popolazione per mesi.


Sono passati quasi 11 anni da allora e Picenze non dimentica l’alpino del nord che ha dato tanto al paese.
Come riconoscimento della vita dedicata al prossimo, lo scorso 2 giugno gli era stato assegnato in prefettura a Novara l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Tra le sue missioni, oltre quella legata al terremoto dell’Aquila, si ricorda quella ad Haiti e in Emilia Romagna.
Il Popolo di Picenze partecipa, riconoscente, al dolore per la perdita del caro Giovanni, Testimone dei più alti valori di solidarietà e fratellanza umana.
questo il testo del telegramma inviato alla famiglia da Picenze.