Coronavirus, fiorai in difficoltà ma c’è una buona notizia

28 marzo 2020 | 16:57
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Coronavirus, fiorai in difficoltà ma c’è una buona notizia

Fiorai in protesta, ma arriva una Faq del Governo a rassicurare il settore in crisi. “E’ consentita la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti”.

Lo dice una Faqpresente sul sito della Presidenza del Consiglio. “L’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti”. La precisazione su una delle polemiche accesa dalla crisi causata dal coronavirus.

“Peraltro – riporta la risposta del governo – tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm, “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore“.

Un primo chiarimento, quindi, su un settore che sembrava, già, avviato ad una crisi senza precedenti. Dal futuro incerto e dal presente più che preoccupante.

Coronavirus, è consentita la vendita di piante e fiori nei supermercati?

Alla domanda: Le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità e che quindi rimangono aperte, possono consentire ai clienti l’acquisto anche di beni diversi come, ad esempio, abbigliamento, calzature, articoli sportivi, articoli di cancelleria, giocattoli, etc.?

Risposta: No. Non è consentita la vendita di prodotti diversi rispetto a quelli elencati nelle categorie merceologiche espressamente indicate di cui all’allegato 1 al Dpcm 11 marzo 2020, per come comunque integrato dall’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020.

Pertanto, il responsabile di ogni attività commerciale, comunque denominata (ipermercato, supermercato, discount, minimercato, altri esercizi non specializzati di alimentari vari), può esercitare esclusivamente l’attività di vendita dei predetti generi alimentari o di prima necessità ed è, comunque, tenuto a organizzare gli spazi in modo da precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui siano esposti beni diversi dai predetti. Nel caso in cui ciò non sia possibile, devono essere rimossi dagli scaffali i prodotti la cui vendita non è consentita. Tale regola vale per qualunque giorno di apertura, feriale, prefestivo o festivo