Coronavirus, l’attacco del Pd: “Gestione emergenza poco chiara”

Le critiche del Pd alla gestione politico-sanitaria dell’emergenza Coronavirus.
Il PD tuona su Regione e Asl in riferimento allo spostamento dei reparti. La critica alle istituzioni monta sull’operato in tempo di emergenza, a detta dei leader del Partito Democratico non abbastanza chiari e presenti sul fronte di battaglia. «Abbiamo l’impressione che in questo momento, anche alla luce degli attuali dati dei contagi, e le possibili previsioni di ulteriori ricoveri ospedalieri per COVID, la Regione Abruzzo navighi a vista. Se così non fosse, saremmo costretti a denunciare un’assoluta mancanza di trasparenza e coinvolgimento sia delle forze politiche e di rappresentanza sociale, che degli stessi cittadini». Spiegano in un comunicato a firma comune l’Onorevole Stefania Pezzopane, il Consigliere Pierpaolo Pietrucci, il Capogruppo Stefano Palumbo, il Consigliere Comunale Stefano Albano, il Presidente PD L’Aquila Carlo Benedetti e l’ex sindaco, il dottor Massimo Cialente. «A fronte di Regioni che quotidianamente danno un’informazione reale, precisa e puntuale, qui sembra che, semmai qualcuno avesse le idee chiare, voglia tenersele per se. Non vorremmo che dietro a questo atteggiamento si nascondessero strani interessi, che già abbiamo visto in campo con il pietoso incarico conferito, per 50.000 euro, ad un amico o sodale, per una pseudo ed inutile campagna di informazione sull’epidemia».
Il Pd rincara poi sulle unità di terapia intensiva e subintensiva sul territorio abruzzese. «Il nostro unico interesse, privo di qualsiasi volontà di far polemica, è capire qual è, ad oggi, nelle previsioni della Regione Abruzzo, la necessità reale di posti letto COVID di intensiva e subintensiva, totali e per ASL, e di quanti posti realmente disponiamo ed in quali nosocomi. Per quanto riguarda il San Salvatore dell’Aquila, ci risulta che sia stato realizzato un vero e proprio ospedale COVID, per un totale di circa 130 posti. Ricordiamo che il tasso di ospedalizzazione di casi positivi si aggira intorno al 10% dei contagi. Pensiamo quindi che il San Salvatore già da ora, grazie al complesso della preparazione del personale sanitario tutto, e delle sue strutture diagnostiche e laboratoristiche, può essere utilizzato anche per esigenze di altre ASL. – Prosegue il comunicato – Si sente parlare di trasferimenti di reparti di degenza. Noi riteniamo, sulla base di informazioni acquisite, che la realizzazione della struttura COVID, posto le caratteristiche del San Salvatore (nosocomio a padiglioni) sia stata realizzata assicurando la completa separazione tra l’area destinata ad affrontare l’emergenza epidemica, rispetto a quella chiamata a svolgere la normale attività di assistenza per tutte le altre patologie, che purtroppo non sono andate in vacanza. Riteniamo anzi che il Sindaco dell’Aquila dovrebbe, sentiti i vertici ASL, rassicurare i cittadini in tal senso. Registriamo infatti che alcune persone, anche in presenza di sintomi importanti di patologie serie , per paura delle notizie che circolano circa i rischi infettivi in ospedale (per scarsa informazione), aspettino a recarsi in pronto soccorso, rinviando così la formulazione di una diagnosi precoce e l’instaurazione di una idonea terapia.
Coronavirus, le perplessità del Pd circa gli spostamenti dei reparti
«A questa separazione fisica dell’ospedale Covid da quello “usuale”, potremmo consigliare anche la realizzazione di percorsi separati per il personale in esso impegnato (esempio parcheggi riservati, area mensa separata). Si sente parlare del trasferimento del reparto di riabilitazione. A nostro avviso è un errore, poiché, come ormai stiamo vedendo nel resto d’Italia, per molti pazienti che fortunatamente escono dalla malattia, si pone assolutamente l’esigenza di cicli riabilitativi. Sarebbe un controsenso che l’ospedale Covid non avesse anche questo servizio. Se l’obiettivo, come sembra, fosse quello di spostare i reparti in altri nosocomi per “recuperare ” personale medico, paramedico ed ausiliario da impiegare nel Covid, ci chiediamo perché non si procede ad una convenzione e contrattualizzazione dei dipendenti delle cliniche private, che sono stati posti in cassa integrazione. Si tratta di personale preparato che potrebbe essere utilizzato al meglio. – Conclude il fronte democratico – Come PD dell’Aquila ancora una volta , con orgoglio da concittadini, ringraziamo l’intero personale sanitario del San Salvatore, che con i medici del territorio, i paramedici dell’assistenza domiciliare, stanno combattendo con generosità, abnegazione, coraggio e grande umanità e professionalità, per noi, una battaglia in prima linea. E a tal proposito chiediamo cosa aspetti la nostra ASL a procedere con le procedure di stabilizzazione del personale precario ed al pagamento degli straordinari e delle indennità di rischio ai sanitari impegnati in prima linea nella gestione dell’emergenza Covid-19.»