Coronavirus, fondi ai Comuni: la parola ai sindaci
400 milioni di euro destinati ai Comuni per aiuti alimentari alle famiglie messe maggiormente in difficoltà dall’emergenza Coronavirus: al Capoluogo le opinioni dei sindaci dell’Abruzzo interno
Nell’ordinanza firmata dal Capo della Protezione Civile Borrelli lo stanziamento di fondi che ogni Comune è chiamato a impiegare, direttamente sul territorio, andando ad aiutare i propri concittadini e, al tempo stesso, a tamponare una situazione di disagio che sicuramente durerà ancora del tempo.
Il testo finale conferma che il contributo per ciascun comune non possa essere inferiore a 600 euro. Il criterio generale prevede che l’80% del totale (320 milioni) sia ripartito tra le amministrazioni in base alla popolazione, mentre il restante 20% (80 milioni) debba essere distribuito in base alla differenza tra il reddito pro capite del singolo territorio e il reddito medio nazionale.
A L’Aquila andranno 368mila euro, ad Avezzano 289mila euro, a Sulmona 150mila: e ai piccoli Comuni?
Il Capoluogo ha sentito l’opinione di Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo, di Luigi Fasciani, sindaco di Molina Aterno, Marianna Scoccia (Prezza), Antonio Mostacci (Collarmele), Enzo Di Natale (Aielli), Francesco Ciciotti (Capistrello) e Velia Nazzarro (Carsoli)
Sindaci di comuni dell’interno aquilano, laddove i problemi atavici legati alle aree interne e montane si fondono con i disagi causati dal Coronavirus. Alcune delle istituzioni cittadine opterannno per dei buoni spesa, con domande già approntate e disponibili sui siti e sui canali social ufficiali di Comuni e primi cittadini. Altri – come annuncia Marianna Scoccia, sindaco di Prezza – opterà per aiuti alimentari legati direttamente all’acquisto di beni di prima necessità.
I fondi sono comunque pochi: concordi in questo i sindaci che si trovano a fronteggiare questa situazione, fra difficoltà ordinarie, straordinarie e impegno in prima linea.