Coronavirus - poesia in emergenza

Emergenza Poesia, sprecare la vita

"Sprecare la vita” di Charles Bukowski è la poesia scelta da Alessandra Prospero per la rubrica odierna di Coronavirus - Poesia in emergenza

Emergenza Poesia, sprecare la vita

Lamentele infime e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
E così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell’angolo
e sorride.

“Sprecare la vita”, Charles Bukowski

Nei suoi scritti l’autore di origini tedesche Charles Bukowski riesce a tratteggiare sapientemente l’umanità, a cui riserva spesso descrizioni e attitudini di certo non lusinghiere. La forza dello scrittore però risiede proprio in questo: nel cogliere l’umanità senza filtri, senza nobilitarla. Nelle sue pagine troviamo gli emarginati, i reietti, gli ultimi della società e le loro caratteristiche, le loro azioni, le loro abitudini. Come in questa poesia, in cui si riporta uno scenario di lagnanza generale a cui oggi non possiamo assistere di persona, ma ritroviamo dilagante sulle piattaforme e sui networks. La lamentela, la doglianza è diventata odiosa abitudine quotidiana. Contro il governo, contro i politici, contro i runner, contro chi canta, contro chi legge poesie, contro chi prova a fare un’informazione corretta. La lagnanza a lungo andare cambia le nostre sinapsi, cerchiamo di non “Sprecare la vita”.

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