Il caso

Coronavirus, 20mila pecore aspettano la tosatura

Il Coronavirus crea problemi anche alla tosatura degli ovini: bloccata la manodopera specializzata da fuori regione.

Confagricoltura L’Aquila: segnalato al Prefetto dell’Aquila il problema della tosatura dei capi ovini.

Con una nota indirizzata a S.E. il Prefetto della Provincia dell’Aquila, la dottoressa Cinzia Torraco e al Vice Presidente della Regione e Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, Confagricoltura L’Aquila ha segnalato come l’emergenza sanitaria Coronavirus stia creando problemi agli allevatori ovicaprini che hanno già patito danni enormi per la mancata vendita degli agnelli nelle ricorrenze pasquali e ora sono impegnati nella tosatura delle pecore.

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“Le misure restrittive alla libera circolazione delle persone sul nostro territorio nazionale – spiega Stefano Fabrizi direttore di Confagricoltura L’Aquila – hanno coinvolto anche le abituali squadre di tosatori provenienti dalla Nuova Zelanda e da altre regioni Italiane proprio nel periodo in cui i capi ovini devono essere tosati. Sembrerebbe un problema marginale ma in realtà ha risvolti sia di tipo sanitario sia di benessere degli animali. Gli animali devono essere tosati almeno un mese prima di essere spostati agli alpeggi dei pascoli montani, transumanza che, di solito, avviene nei primi giorni del mese di giugno”.

“Sono circa 20.000 – aggiunge Filippo Rubei Segretario di Zona di Confagricoltura L’Aquila – le pecore che devono essere tosate e una cinquantina gli allevatori interessati con aziende situate prevalentemente nell’aquilano, montagne marsicane e alto Sangro. Per questa delicata operazione occorrono maestranze altamente qualificate tanto che negli ultimi decenni nella nostra provincia hanno operato abilissimi tosatori provenienti dalla Nuova Zelanda. Quest’anno in mancanza di quest’ultimi abbiamo chiesto al Prefetto Torraco di intervenire nei confronti del suo collega di Potenza affinché autorizzi lo spostamento di una squadra di tosatori, provenienti da quella provincia, che da anni opera in Abruzzo, al fine di tosare le pecore prima dell’alpeggio estivo. Vista la carenza di manodopera specializzata l’operazione può durare circa un mese e mezzo di lavoro”.