La polemica

Alta tensione a Pescina, il sindaco a Soricone: “Non servono nemici”

Pescina, è scontro aperto tra il sindaco Stefano Iulianella e l'assessore dimissionario Luigi Soricone. Iulianella: "Hai deciso di intraprendere un altro percorso politico, con altri gruppi".

Pescina, è scontro aperto tra il sindaco Stefano Iulianella e l’assessore dimissionario Luigi Soricone.

Ieri l’annuncio delle dimissioni, in una lettera indirizzata al primo cittadino e inoltrata alla stampa, da parte di Soricone, che segnalava un “rapporto di fiducia” ormai venuto meno con il sindaco Iulianella. Dimissioni nell’aria dopo l’ultimo consiglio comunale di Pescina, di mercoledì 15 aprile.

Il primo cittadino, però, non ci sta e risponde a tono, in una nuova lettera aperta. Destinatario il consigliere Luigi Soricone.

“Se qualcuno è deluso questo sono io. E lo sono soprattutto per l’amicizia trentennale che ci legava. Mi sarei aspettato da Te un messaggio di chiarezza, non oggi con una lettera di dimissioni tardiva, ma già da qualche mese fa. Mi sarei aspettato un atto di coraggio dal momento nel quale hai deciso di intraprendere un altro percorso politico, con altri gruppi ed altre persone. È fatto noto a tutti, infatti, che stai intavolando trattative su più fronti, per la costruzione di una lista in contrapposizione a quella di cui fino a ieri hai fatto parte con un ruolo primario. Ti ho lasciato fare per capire fino a che punto volessi arrivare, dopo la Tua promessa di lealtà e correttezza”.

“Prendo atto che hai disatteso quell’impegno, non al Sindaco, ma a Stefano. Ognuno di noi è libero di percorrere le proprie strade per soddisfare le proprie ambizioni personali, ma ciò che mi rammarica è che, per raggiungere tale scopo, nel corso dei 5 anni trascorsi all’interno della Giunta, hai utilizzato scorrettezze nei confronti dei tuoi colleghi amministratori. E mi riferisco precisamente a tutte quelle situazioni in cui hai attribuito colpe e responsabilità nei confronti dei tuoi colleghi (a loro insaputa e sempre in loro assenza, spesso raccontando a terzi anche inesattezze per utilizzare un eufemismo) con l’unico scopo di evitare di assumerti la responsabilità di ciò che non è andato come speravi”.

“Se vuoi, puoi continuare a giocare a fare il buono, vittima delle cattiverie altrui, io sono stato educato ad assumermi, invece, così nella vita pubblica come in quella privata, la responsabilità delle mie scelte e delle mie azioni, senza mai nascondermi dietro un dito. E se il rapporto personale avrebbe potuto, con sofferenza, passare in secondo piano, visto che siamo chiamati ad amministrare la cosa pubblica, insopportabile al contrario è stato vedere come tu abbia preso posizioni divergenti su temi importanti di questa nostra Città”.

“Il richiamo, ovviamente, è alle ultime decisioni politiche adottate dalla Regione e adempiute dalla Asl in materia sanitaria, tese a penalizzare la comunità ed il territorio per il quale mi batto. Se pure avrei potuto comprendere il tuo non esporti contro l’azienda per la quale lavori, mai avrei potuto immaginare che ti saresti spinto ad accompagnare ed assecondare coloro che, non da oggi, mortificano e sviliscono la nostra comunità e le sue aspettative. Accolgo quindi le tue dimissioni come un sollievo, perché, quanto meno, risolvono l’equivoco di avere in seno alla nostra Amministrazione non collaboratori ma avversari”.

“Siamo stati eletti per fare gli interessi della Città, non solo di quelli che ci hanno votato, ma anche di quelli che non lo hanno fatto. A questo voglio dedicare il mio tempo, quindi non mi dilungo. Resta in ogni caso la ferita ingiusta inferta a rapporti umani, ma preferisco evitare inutile teatralità pubblica, sono certo che la vita riservatamente darà altre occasioni per approfondirla e, se del caso, rimediarla”.

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