Le nuove stanze della poesia, Sergio Garbellini

23 aprile 2020 | 10:31
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Le nuove stanze della poesia, Sergio Garbellini

Il ritratto di Sergio Garbellini per l’appuntamento con la rubrica Le nuove stanze della poesia a cura di Valter Marcone.

Sergio Garbellini è autore di varie raccolte di poesie tra cui: LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo.

Garbellini annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.

I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.

Dice Ugo Maria Palanza: “Sergio Garbellini ha già pubblicato varie raccolte di poesie, tutte caratterizzate da una grinta di tipo popolare che per taluni aspetti di certa aggressività che ricorda addirittura Cecco Angiolieri”.

Conferma sempre l’ispirazione popolaresca, così vigorosa, e suggestiva, in un suo singolare filone, nella nostra letteratura.
Questo tipo di poesia anche oggi merita un suo posto, come reazione a tanta poesia inflazionata, perché TUTTA UGUALE, TUTTA MALATA, TUTTA IMMOBILE ad un ermetismo che sempre si crede finito e mai è finito. Sarà poesia per eletti, ma è ANCHE GIUSTO E BELLO che ci sia una POESIA PER STRATI SOCIALI, che, se culturalmente, non si nutrono di ideali profondi, della ESISTENZA PUR CONOSCONO (e come!) LE ASPREZZE, I DOLORI, GLI INGANNI, LE LOTTE.

Sergio Garbellini sta su questa zona: ANIMA CANDIDA, ONESTA, della gente comune conosce bene le reazioni al male, alle preoccupazioni e le ripete con semplicità, vicino al vero, nulla alterando di un certo spirito dell’umile gente, che a volte ci sembra scomparso, e che invece tuttora esiste. E commuove il fatto che Egli sappia interpretare così bene, soprattutto le REAZIONI DELL’ANIMO FEMMINILE ai tanti casi della vita.

Il primo ciclo, L’aborto, Il primo figlio, La prima ruga, Il parto. Un nido vuoto ecc.

In questi componimenti, come avveniva nel Belli, sempre il linguaggio e le immagini, sono quelle del popolo e popolaresco, ripetiamo, è anche il sentimento che scorre tra le parole, con effetto stupefacente.

Sentite qualche verso de Il parto:

“Ma che succede? Sento un gran dolore!
Un male strano, bello, ma straziante.
Gesù, Gesù, che fitta lancinante!
Mi sta sventrando e sento a intermittenza
un altro spasmo ed ecco un altro ancora!
Ci siamo! Finalmente è giunta l’ora!”

CRISTOFARO al libro “LA DONNA IN POESIA”

Rosa Cristofaro scrive “La donna in poesia di Sergio Garbellini edizione Global Press Italia, è una raccolta di poesie dedicata alle donne, luce del mondo e sorgente di vita, si articola in 260 testi che riguardano il mondo femminile. L’autore Sergio riesce a cogliere ogni attimo della vita, intrecciando quotidiano, sentimenti e desideri nel bene e nel male, riesce con la sua sensibilità a dipingere emozioni verosimili dell’universo femminile. Creatura, la donna, con una forza interiore che le permette di affrontare gli eventi più drammatici, avente come grande denominatore della vita, l’amore. Quell’amore che dà la forza di prendere scelte coraggiose anche quando si trova di fronte ad un bivio. L’autore descrive la crescita generazionale dell’universo femminile, dove affronta la maturità scaturita dagli eventi, la consapevolezza di essere donna, madre, compagna, ruolo non semplice nel mondo di oggi. Bisogna leggere queste righe senza giudicare, ma ritrovandosi nelle emozioni descritte per storie vissute direttamente o indirettamente applaudendo questo lavoro, che ha saputo centellinare la figura femminile in ogni sua sfumatura”.

Da segnalare la raccolta “Contro la violenza sulle donne”, un libro che si compone di liriche particolari, che egli stesso definisce “tutte rivolte alla violenza contro le donne, femminicidi che il più delle volte restano impuniti per mancanza di una legge severa che non difende le donne come dovrebbe, ma si limita soltanto ad accertare le prove concretamente necessarie per poter far condannare un delinquente che si è divertito a stuprare una ragazza lasciandole nell’inconscio una di quelle terribili e drammatiche esperienze che restano stampate nel cuore per tutta la vita. Liriche descritte in base alle vicende quotidiane riportate dalla stampa, che le donne, purtroppo, continuano a subire !”

Il libro della vita

(Riflessione poetica sul mistero dell’esistenza)

Mi alzo sempre alle quattro in punto
e scrivo nel silenzio del mattino.
Mi godo l’alba mentre sorge il sole
con la natura che mi dà il “buongiorno”.
E tutte le mattine un passerotto
svolazza sul balcone, prende il cibo,
mi guarda in modo strano, poi si gira
e s’alza in volo verso il proprio nido.
Di fronte a me … il massiccio del Velino!
L’enorme vetta, sotto il cielo azzurro,
mi appare sullo sfondo del paesaggio
e sembra un quadro appeso nello spazio.
I tetti rossi, sparsi tutti intorno,
trasmettono una pace indefinita.
Le strade mute, attendono il risveglio
dei cittadini pronti al nuovo giorno.
La luce dei lampioni ancora accesi
contrasta in modo netto con i raggi
del sole che pian piano fanno breccia
nel buio della notte che scompare.
Silenzio! Intorno a me c’è solo pace.
Ancora qualche ora e poi il frastuono
riprenderà possesso, come sempre,
dei soliti rumori quotidiani.
Dall’alto il sole stenderà il suo manto
di raggi d’oro sopra il panorama.
Le strade torneranno a riempirsi
mettendo in moto il vivere di sempre.
In fondo a queste scene … c’è un arcano …!
Il giorno nasce e … quando è sera muore,
… ma strappa un’altra pagina importante
dal libro occulto … della nostra vita !
I bambini sono la risorsa del futuro
I bambini sono angeli,
son discesi dalle nuvole,
hanno un cuore ed hanno un’anima
e gli piace solo vivere
dentro il mondo delle favole.
I bambini sono magici,
aiutiamoli nel crescere
con messaggi molto semplici
e in ambienti senza brividi
con un clima assai gradevole.
I bambini sono fragili,
son giocattoli di zucchero,
hanno il fisico assai debole,
non mettiamogli le trappole
perché vogliono esser liberi.
Loro sono come cuccioli,
han bisogno delle coccole
e di fronte ad un pericolo
si nascondon sotto al tavolo
per sfuggire a ciò ch’è orribile.
I bambini sono bambole
senza involucro di plastica
e in misura assai dissimile
sono donne e sono uomini
con l’orgoglio molto rigido..
I bambini sono discoli,
molto spesso sanno piangere,
perché vogliono raggiungere
ciò ch’è il loro desiderio
e riescon sempre a vincere.
Sono furbi, quando perdono
si difendono coi muscoli
e raggiungono con merito
il traguardo più incredibile,
perché sono molto abili.
Sanno sempre come muoversi
quando vogliono ottenere
un qualcosa di gradevole
e si servono da subito
d’ogni mezzo in modo cinico.
I bambini non si picchiano,
perché sono così piccoli
e se vedon che non possono
vendicarsi in modo lecito
nasce in loro un odio intimo.
I bambini non si sgridano
con parole improponibili,
ma le cose gli si spiegano,
perché loro sono
fragili,è per questo che si amano.
Rispettiamo i nostri pargoli,
aiutiamoli a comprendere,
perché loro sono unici
e faranno sopravvivere
questo mondo senza scrupoli!