Salute

Italiani a dieta: il 18% si affida a internet

L’Italia è il Paese della dieta mediterranea, tra le più bilanciate e invidiate al mondo, eppure i cittadini tricolori sono quasi sempre a dieta.

L’Italia è il Paese della dieta mediterranea, tra le più bilanciate e invidiate al mondo, eppure i cittadini tricolori sono quasi sempre a dieta.

A riportarlo sono i risultati della ricerca “Prevenzioni e stili di vita” del centro studi Nomisma, secondo cui il 51% degli intervistati sta provando o ha provato a perdere peso negli ultimi 2-3 anni. Di questa grande fetta di rispondenti, il 18% ha affermato di affidarsi a internet o a riviste e il 38% di ricorrere all’aiuto di un dietologo. Purtroppo sono numerosi gli errori commessi da chi si mette a dieta senza essere seguito da un esperto, vediamo quindi come evitarli e assicurarsi un regime alimentare sano e bilanciato.

 

 

Gli errori più comuni

 

Quando si decide di mettersi a dieta bisogna restare coi piedi per terra e prefissarsi degli obiettivi fattibili, per non fare danni o lasciar perdere tutto dopo pochi giorni. Tra gli errori più diffusi infatti c’è il porsi un obiettivo irraggiungibile: perdere molti chili in poco tempo è dannoso, oltre che improbabile, e aumenta a dismisura le probabilità di “gettare la spugna” prima del dovuto, per le aspettative eccessivamente alte rispetto alla realtà dei fatti.
Anche l’abuso di prodotti “dietetici” come barrette, merendine e mix energetici è un tranello nel quale cadono in molti: “light” non vuol dire dimagrante, e il più delle volte questo tipo di prodotti contiene molti grassi, a discapito degli zuccheri. Anche chi è convinto di poter perdere tanto peso senza fare attività fisica commette un errore madornale: il movimento accelera il processo di dimagrimento e si rivela necessario per rendere più toniche e snelle le aree in cui si accumula localmente il tessuto adiposo.
 

I consigli per una dieta sana (ed efficace)


Per una dieta che sia davvero adatta al proprio corpo e ai propri ritmi è fondamentale considerare alcuni fattori, come lo stile di vita che si conduce e l’indice di massa corporea. Per quest’ultimo può essere utile sfruttare risorse come lo strumento di calcolo dell’ibm sul sito di Nivea, per capire quale dovrebbe essere il peso da raggiungere e non stabilire un traguardo irraggiungibile che, come precedentemente detto, può scoraggiare e soprattutto rivelarsi dannoso per il proprio organismo.
Fatto ciò, è bene cercare di personalizzare il regime alimentare da seguire in base alle proprie preferenze in fatto di cibo ma soprattutto in base alle proprie caratteristiche personali (ormonali, fisiche, ecc); in questo senso è indispensabile rivolgersi a un professionista ed evitare di improvvisarsi dietologi fai da te. Infine, mai ricorrere a delle soluzioni drastiche come l’eliminazione totale di alcuni nutrienti dalla propria alimentazione: invece di eliminare completamente i grassi, ad esempio, conviene sceglierne delle fonti “buone”, come l’olio extravergine di oliva (meglio se usato a crudo) e la frutta secca. Lo stesso vale per gli zuccheri: non ha senso cancellarli dalla propria dieta in quanto non fanno ingrassare a meno che non siano consumati in eccesso; meglio però preferire il miele allo zucchero tradizionale, evitando invece i dolcificanti come aspartame e simili.

 

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