La psicologia applicata alla compravendita dei titoli azionari

29 aprile 2020 | 08:05
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La psicologia applicata alla compravendita dei titoli azionari

Gestire la paura e l’ansia nella compravendita dei titoli: una guida

Per operare con successo sui mercati finanziari è necessario conoscere almeno in buona parte i meccanismi del mondo economico e le dinamiche che fanno muovere i mercati internazionali. Il trader deve essere sempre informato sugli avvenimenti politici ed economici del proprio Paese, così come deve conoscere in linea generale gli andamenti degli Stati stranieri.

Se il desiderio è quello di speculare sulle azioni, è essenziale avere la capacità di valutare le aziende sulle quali investire, in maniera tale da determinare la possibile direzione dell’andamento di un titolo. Percomprare azioni Uber, ad esempio, sarà opportuno conoscere la nascita della società, la sua evoluzione, il piano messo in atto dal management e il ricavo annuale.

Ma nessuna di queste competenze tecniche è importante quanto la mentalità con cui si decide di operare. Contenere le emozioni, pensare e agire velocemente sono componenti fondamentali di quella che viene chiamata “psicologia del trading”.

In linea di massima, sono due le emozioni principali che la maggior parte dei trader fatica a tenere sotto controllo: la paura e l’avidità. Solo conoscendo sé stessi e ammettendo i propri errori, sarà possibile controllare la speculazione finanziaria per minimizzarne i rischi e ottimizzarne i guadagni.

Sicurezza e velocità

Spesso i trader devono pensare velocemente e prendere decisioni rapide, aprendo e chiudendo posizioni con pochissimo preavviso. Per fare questo, hanno bisogno di una certa sicurezza interiore e di disciplina, in maniera tale da sapere quando attenersi ai propri piani di trading e quando riconoscere una strategia sbagliata.

L’investitore di successo sa controllare la paura e riesce a gestire l’avidità. Individuare il momento in cui la paura prende il sopravvento può essere di fondamentale importanza per l’investitore: quando si ricevono cattive notizie su un certo titolo o sull’economia in generale si tende a liquidare il prima possibile le azioni possedute, adagiandosi sui soldi ricavati fino a quel momento e astenendosi dal correre altri rischi.

Facendo in questo modo il trader evita alcune perdite, ma rinuncia anche a qualche guadagno.

Dunque gestire la paura è importante, perché aiuta a mantenere un buon livello di lucidità e a operare con cognizione di causa.

Mettere da parte l’avidità

L’avidità non è facile da superare, anche se in alcuni casi deriva dalla voglia di fare del proprio meglio, di dare il massimo e ottenere di più. Un trader dovrebbe imparare a riconoscere questo sentimento e organizzare una strategia basata, per quanto possibile, sulla razionalità.

Creare delle regole da seguire, incentrate sulla tolleranza del rischio e su un limite di profitto giornaliero, ricorderanno al trader quando è il momento di dare un freno alla speculazione. È consigliabile fissare dei limiti all’importo massimo che si è disposti a vincere o a perdere in un giorno. Se si raggiunge l’obiettivo di profitto, bisogna essere capaci di fermarsi e ritenersi soddisfatti.

Studiare i mercati per ridurre i rischi

Studiare le dinamiche di mercato ed essere sempre aggiornati sugli andamenti dei titoli e sui fatti che li possono condizionare sono prerogative indispensabili per un buon trader.

Il rischio è una costante della speculazione finanziaria che mette l’investitore in un perenne stato di allerta e tensione. Dedicando più tempo alla raccolta delle informazioni, studiando i grafici e seguendo seminari didattici sarà possibile organizzare una strategia di trading che limiti i rischi di perdita monetaria. Inoltre la conoscenza può essere un buon antidoto alla paura.

Infine i trader dovrebbero rivedere periodicamente le proprie prestazioni e, oltre ad analizzare i profitti, riflettere su come si sono preparati per la sessione di trading, sulle modalità di aggiornamento che hanno messo in atto e sui progressi fatti a livello tecnico. Fare una valutazione ciclica delle proprie performance aiuterà il trader a correggere gli errori, a cambiare le cattive abitudini e a migliorare i risultati.

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