Coronavirus

L’Aquila, in cantiere con certificato di negatività al Covid 19

Certificati di negatività per accedere ai cantieri. Ordinanza sindacale per l'avvio delle attività nella fase 2 del Coronavirus,

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi annuncia l’ordinanza che obbliga le ditte a far entrare in cantiere solo persone con certificato di negatività al Coronavirus.

Dal 4 maggio, le ditte che riapriranno i cantieri avranno 14 giorni per far “certificare” la negatività al Covid 19 di tutti coloro che entreranno in cantiere. Lo prevede un’ordinanza sindacale annunciata dal sindaco Biondi, a margine dell’incontro con le associazioni di categoria.

A pieno regime, ha ricordato Biondi, L’Aquila può contare circa 10mila unità, una città nella città, operanti nei cantieri e questo potrebbe creare problemi per eventuali contagi.

Nella stessa ordinanza si raccomanda inoltre la tracciabilità delle maestranze, anche tramite app, e la limitazione del pendolarismo. Naturalmente restano confermate tutte le disposizioni precedenti riguardanti dpi, misurazione di temperatura e le altre misure in vigore.

L’ordinanza, condivisa in gran parte con il coordinamento dei sindaci del Cratere, dovrà essere adottata anche dagli altri comuni, per avere l’efficacia prevista.

“Il protocollo – ha sottolineato Biondi – è stato già condiviso con Prefettura, associazione edili e di categoria, Ispettorato del lavoro, sindaci del cratere 2009 e Dipartimento di prevenzione della Asl. L’ordinanza è più stringente rispetto ai provvedimenti nazionali vigenti per la semplice ragione che il contesto aquilano è molto differente e più articolato rispetto a quello italiano. Solo nella città dell’Aquila ci sono centinaia di cantieri e le maestranze censite a gennaio oscillavano tra le cinquemila e le seimila persone: si tratta di una città all’interno della stessa città, che ogni giorno si muove e vive per contribuire alla rinascita post sisma. È possibile che con la ripresa di alcune attività da lunedì prossimo, tra cui proprio quella edile, il numero dei contagi possa tornare a salire. All’Aquila, fortunatamente, il numero di contagiati è stato molto basso e da giorni è pari a zero. L’obiettivo è mantenere questo standard, reso possibile grazie ad alcuni fattori, tra cui la prontezza del sistema sanitario aquilano di fronte all’emergenza, la conformazione del territorio e, soprattutto, la disciplina e il grande rispetto delle regole. Tutto sono stati chiamati a fare enormi sacrifici per limitare la diffusione del coronavirus e occorrerà lo stesso senso di responsabilità per intraprendere la fase due”.

Per l’attuazione del protocollo, allegato all’ordinanza, sono fissati una serie di principi a cui dovranno attenersi le ditte. Oltre il monitoraggio dei lavoratori attraverso controlli sanitari, è prevista la verifica della temperatura corporea all’ingresso del cantiere, la sanificazione giornaliera dei locali e degli ambienti chiusi, il rispetto delle distanze di sicurezza e delle misure generali previste in decreti, ordinanze e circolari del ministero della Salute.

Non rappresentano un obbligo, ma solo una forte raccomandazione da parte dell’amministrazione, la possibilità di far pernottare le maestranze nelle strutture ricettive del Comune dell’Aquila e dei territori limitrofi al fine di contenere il pendolarismo e l’utilizzo di applicativi per la raccolta di informazioni utili al tracciamento dei contagi da coronavirus per i lavoratori dei cantieri.

“I costi dovranno necessariamente essere a carico dei datori di lavoro. Ci rendiamo conto dello sforzo a cui saranno chiamati. Per questa ragione ho chiesto, con una nota inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, di prevedere una norma che consenta di riconoscere un contributo aggiuntivo alle imprese impegnate nella ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma 2009 per sostenere i maggiori oneri legati all’emergenza coronavirus”.

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