Addio a Paolo Cerasoli, docente del conservatorio “Casella”

Addio al professore Paolo Cerasoli. Organista e direttore d’orchestra, noto a livello internazionale, era stato a lungo docente presso il conservatorio “Casella” dell’Aquila.
Paolo Cerasoli è scomparso all’età di 70 anni; dopo tanti anni di studio e lavori presso il conservatorio aquilano stava trascorrendo gli anni della pensione a Pescara.
Paolo Cerasoli era molto conosciuto in città; è stato direttore di orchestra, organista, pianista, compositore e professore di conservatorio. Noto a livello internazionale, aveva alle spalle una brillante carriera nel campo della musica e dei concerti.
Il professore Paolo Cerasoli aveva avuto ultimamente dei problemi di salute ma nulla lasciava presagire questo triste epilogo che ha lasciato affranti quanti lo hanno conosciuto. Aveva rassicurato tutti i suoi amici qualche giorno fa con un post incoraggiante sui social.
Da qualche ora la sua bacheca Facebook si sta riempiendo di messaggi di cordoglio e affetto da parte dei tanti amici e colleghi che hanno condiviso con lui amicizia e passione per la musica.
“Oggi la terra perde un un grande direttore, pianista e organista… e un grande maestro di umanità e gentilezza. Una delle più belle persone che possa finora ricordare nella mia attività musicale. Riposa in pace, Paolo”.
“Con te se ne va un elemento importante della mia vita. A te devo il pianoforte e la chitarra… Ti ringrazio di esserci stato.. .. avrei dovuto coltivare di più questa passione. Ciao Maestro.. suona per tutti gli angeli ora su, lì, nel cielo”.
“Tu che mi hai insegnato tanto… A te devo l’amore per quello strano enorme strumento che ti vedevo suonare con ammirazione da bambina e che ora è mio compagno di vita, per il mio rimanere a bocca aperta ogni volta che ti vedevo dirigere, il modo di sapermi spronare con dolcezza e fermezza e il tuo… “che stemo a ju dopo lavoro ferroviario?”, che nei momenti belli e difficili della mia vita ci sei sempre stato. Perché ricorderò sempre con dolcezza l’emozione di suonare insieme la sonata che mi ha fatto penare per anni. Perché oggi il mondo ha perso un grande artista e una stupenda persona”.
Alla famiglia le condoglianze da parte della redazione del Capoluogo.