Attenzione

Bonus 600 euro Inps: occhio alla truffa della falsa mail

Bonus 600 euro, un'email falsa per l'ennesimo tentativo di truffa tramite phishing. L'Inps e la Polizia postale mettono in guardia dalla nuova frode

Un’email dall’Inps su un presunto rimborso da 600 euro. È l’ultima fake ai tempi del Coronavirus. Con la scusa della mail parte il tentativo di truffa tramite phishing.

L’emergenza Coronavirus e l’inevitabile corsa a forme di sussidio di una cittadinanza stremata, da quasi due mesi di lockdown, ha comportato l’attesa di benefit da parte dell’INPS in gran parte della popolazione. Proprio per tale ragione, qualsiasi messaggio che sia email o un sms può rappresentare una risposta alla domanda presentata. Questo lo sanno bene gli hacker e i truffatori telematici che stanno cogliendo il particolare periodo per incrementare il numero di tentativi di frode attraverso l’invio massivo di falsi messaggi che non sono altro che sistemi, più o meno collaudati, per ottenere dati personali o bancari, così come abbiamo già segnalato noi dello “Sportello dei Diritti”.

Una nuova allerta della Polizia Postale mette in guardia chiunque aspetti una comunicazione dell’INPS, così come riportato in un nuovo post, con tanto di screenshot del tipico messaggio truffaldino, sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”:

“L’Inps avvisa gli utenti che è in corso un tentativo di truffa tramite email di phishing, finalizzata a sottrarre fraudolentemente il numero della carta di credito, con la falsa motivazione che servirebbe a ottenere un rimborso o il pagamento del Bonus 600 euro. Si invitano tutti gli utenti a ignorare email che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps. Si ricorda che le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale www.inps.it e che l’INPS, per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.”.

Attenzione, quindi, rilancia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: è questo l’imperativo rivolto a tutti coloro che hanno un dispositivo e che ricevono messaggi di questo tipo. Il modo migliore per difendersi è quello di seguire le indicazioni della Polizia Postale e di cancellare immediatamente questi messaggi. Nel dubbio, bisogna consultare il sito istituzionale dell’INPS, aprendo il browser e cliccando questo indirizzo .

Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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