L’Aquila, riparte il trasporto pubblico: buona la prima

6 maggio 2020 | 08:30
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L’Aquila, riparte il trasporto pubblico: buona la prima

Verso la rete di mobilità dell’emergenza. Buona la prima per la fase 2 del trasporto pubblico a L’Aquila, l’assessore Mannetti; “Lavoriamo alla fase 3”.

Corse regolari, anzi “rinforzate”, utenza disciplinata, le prime giornate in fase 2 del trasporto pubblico locale a L’Aquila sono filate senza intoppi: “Ci siamo preparati a questa fase 2 – spiega a IlCapoluogo.it l’assessore alla Mobilità Carla Mannetti – ed è andato tutto bene; nella prima giornata di allentamento del lockdown abbiamo fatto partire 4 corse bis di mattina e 3 di pomeriggio, sui tratti in cui c’era più utenza, quindi l’organizzazione che abbiamo messo su ha retto. Adesso stiamo ragionando su un aumento delle corse, per arrivare a ripristinare l’orario estivo. Con AMA ci sentiamo tutte le sere in videoconferenza per fare il punto giornaliero sul numero di passeggeri, incassi, e decidiamo ad horas le misure da adottare”.
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Per quanto riguarda passeggeri e personale, “l’utenza si comporta benissimo, hanno tutti mascherine e alcuni anche i guanti, rispettano le regole, sedendosi ai posti assegnati. Devo dire che sia l’utenza sia il personale stanno dando prova di grande responsabilità. Insomma, la ripartenza sta andando bene”.

autobus ama coronavirus

Trasporto pubblico, Mannetti: “Lavoriamo alla fase 3: verso la mobilità sostenibile e alternativa”

“In questo momento – ha sottolineato l’assessore Mannetti – siamo concentrati sulla Mobilità sostenibile, che rappresenta un punto centrale anche rispetto alle misure che vuole attuare il Governo. Dopo i documenti su fase 1 e fase 2, stiamo già lavorando alla fase 3 in vista del 18 maggio. Ci sono degli spunti molto interessanti – anticipa a IlCapoluogo.it l’assessore – perché a livello nazionale si parla di una rete di mobilità dell’emergenza, per incentivare la mobilità elettrica, le piste ciclabili e pedonali. Ci stiamo concentrando sul tema della mobilità alternativa e sostenibile, anche perché gli autobus – con queste restrizioni relative a distanza e numero di posti diminuiti – non saranno più in grado di sostenere tutta la domanda”.