Musica made in aq

Umani, il Coronavirus non ferma l’album della band aquilana Lingue

Lingue presenta Umani, il primo album ufficiale della band aquilana. Fuori a mezzanotte dell'8 maggio. "Un disco sincero, scritto con l'anima e con le vene"

«Umani è una preghiera alla propria anima. Nasce dalla verità, dalla volontà di spogliarsi di tutto». Umani è il primo album ufficiale della band aquilana Lingue: uscirà a mezzanotte di venerdì 8 maggio.

Manca poco. Poco al traguardo di due anni di lavoro, di prove, idee buttate giù e lavorate ogni giorno, rivoluzioni stilistiche e sonore. Fuori stasera a mezzanotte l’album Umani, il primo lavoro discografico ufficiale – dopo un Ep autoprodotto nel 2017 – di Lingue, la band indi-pop made in Aq.

Il coronavirus non ha fermato i giovani artisti aquilani e il giorno di Umani è arrivato.

Umani è una raccolta di 10 brani, prodotta dall’etichetta Pioggia Rossa Dischi. Arriva dopo i tre singoli lanciati a partire da novembre: “Umani”, il brano che dà il titolo al disco, “Regali” e “Scale”, che hanno già all’attivo migliaia di stream e commenti positivi ricevuti dalla stampa.

“Saremmo già dovuti partire con le date del tour, ma l’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha inevitabilmente cambiato i piani. Non ha cambiato, invece, quelli relativi all’uscita dell’album, già decisa lo scorso novembre, quando sono stati lanciati tre estratti del lavoro discografico”.

Federico Vittorini, chitarra acustica e frontman del gruppo spiega alla redazione del Capoluogo i retroscena dell’album, presto disponibile per tutti.

“Dal 2017 ad ora sono passati tre anni in cui la nostra band si è rivoluzionata. Questo disco, accompagnato da ansie e paranoie – com’è anche normale che sia – è il risultato di un lavoro totale. Crediamo molto in questo album, in cui ci siamo raccontati in tante ‘lingue’ diverse: toccando generi e sonorità varie. Cantautorato, psichedelica, rock. C’è veramente tutto in ‘Umani’.”

Umani, l’album senza maschere

Non è esagerato dire, infatti, che in Umani c’è il mare, il vino, ci sono gli eccessi, le mani, il vento. Un disco che nasce, anche e soprattutto, dall’esperienza multidisciplinare “Controconvento”, il progetto che ha permesso ai ragazzi della band – oltre a Federico ci sono Marco Fontana, Andrea Orlandi, Valerio Scarsella e Luca Biasini – nel loro ritiro nell’ex convento delle Clarisse a Caramanico Terme, di vestire alla perfezione ogni brano. Fondamentale, inoltre, i contributi di Marco “Diniz” Di Nardo e Andre “Giamba” Di Giambattista, rispettivamente per la produzione artistica e il lavoro di regia.

“Umani nasce dalla voglia di liberarsi dalle paure e dai desideri nascosti, nasce dalla voglia di conoscersi meglio, di approfondirsi e dalla continua ricerca di una sincerità utopica nella vita ‘reale’. È un disco sincero, vero, scritto con l’anima e le vene”.

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