Poesia in emergenza

Emergenza Poesia, l’alpha e l’omega

"La madre di Edmondo De Amicis" per l'appuntamento di Alessandra Prospero con Emergenza Poesia nella giornata dedicata alla Festa della Mamma.

Nuovo appuntamento con Emergenza Poesia, l’alpha e l’omega. I versi in tema con la Festa della Mamma, proposti da Alessandra Prospero.

Vi è un nome soave in tutte le
lingue, venerato fra tutte le genti.
Il primo che suona sul labbro
del bambino con lo svegliarsi
della coscienza. L’ultimo che mormora
il giovinetto in faccia alla morte;
un nome che l’uomo maturo e il vecchio
invocano ancora, con tenerezza
di fanciulli, nelle ore solenni della vita,
anche molti anni dopo che non è più
sulla terra chi lo portava; un nome
che pare abbia in sé una virtù misteriosa
di ricondurre al bene. Di consolare e
di proteggere. Un nome con cui si dice
quanto c’è di più dolce. Di più forte.
Di più sacro all’anima umana.
La madre.

“La madre”, Edmondo De Amicis

Nel giorno dedicato a tutte le madri, molti sono i versi che riemergono a tributo della figura archetipica da cui nasce la vita. Ogni poesia esamina un aspetto specifico del prezioso legame materno-filiale, insostituibile ed eterno. Forse però, più degli altri poeti, è lo scrittore ligure Edmondo De Amicis a rendere la valenza ontologica ed evocativa dello stesso termine “mamma”: un nome – come dice l’autore – che è il primo ad essere sussurrato dal bambino e l’ultimo ad essere invocato in punto di morte. Perché la madre è l’alpha e l’omega, rappresenta l’inizio e la fine, e tutto ciò che vi è nel mezzo. Spesso in poche lettere, in un nome semplice che sa di pane e di cura, è racchiuso il nostro corredo genetico, emozionale e umano ma anche la nostra ancora di salvezza.

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