Emergenza covid

Dante Labs e Covid, per laboratorio tamponi manca un’autorizzazione regionale

Dante Labs, pronto a processare 5mila tamponi al giorno, ma "manca l'autorizzazione sanitaria regionale". Intanto realtà nazionali e internazionali si interessano al progetto per fronteggiare il Covid

Dante Labs laboratorio analisi tamponi Covid: sembrava tutto pronto, ma manca qualcosa.

L’annuncio c’era stato da parte di Dante Labs lo scorso 20 aprile. L’eccellenza aquilana pronta a processare 5mila tamponi al giorno, poi fino a 40mila. Tempi? Questione di giorni per il nuovo servizio, messo a disposizione della Regione nell’emergenza sanitaria.

Il laboratorio di Genetica Avanzata, già tre settimane fa, era nella fase conclusiva dell’installazione dei nuovi macchinari, necessari alle analisi di screening di massa. 

Ad oggi, però, 11 maggio, l’analisi dei tamponi nel centro di Dante Labs non è ancora partita. Cosa manca? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Riposati, Ceo di Dante Labs.

Siamo in attesa dell’autorizzazione regionale sanitaria, che abbiamo richiesto, con carattere di temporaneità, ai sensi all’Art. 4 del D.L. n.18/2020 del 17 marzo 2020 (decreto CuraItalia) convertito in Legge n. 27/2020 del 24 aprile 2020, ai soli fini della lotta al CoronaVirus”.

Un’autorizzazione sanitaria, da parte quindi della Regione Abruzzo, che rende impossibile, al momento, partire con l’analisi tamponi. Eppure la comunicazione con la Regione non manca, anzi. Come sottolinea il dottor Riposati:

“Con l’istituzione della Regione Abruzzo come con le Università del territorio, con la ASL e il Comune de L’Aquila (che ci ospita presso il Tecnopolo D’Abruzzo) abbiamo un ottimo rapporto. Abbiamo aperto un canale di comunicazione tecnico, seguendo il procedimento standard in questi casi. Abbiamo ricevuto supporto dalla Regione Abruzzo e posso esprimere solamente un parere positivo per la preparazione tecnica e strategica della Regione in tema sanitario”.

Intanto L’Aquila aspetta il suo centro analisi per i tamponi. L’unica buona notizia è arrivata dall’ospedale San Salvatore, che ha ottenuto l’autorizzazione di potenziare il laboratorio ospedaliero per l’analisi dei tamponi Covid. A tal proposito Riposati sottolinea:

“È molto chiaro che non andiamo in concorrenza con strutture e investimenti pubblici che sono anzi necessari, come ad esempio gli ospedali di L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Non abbiamo mai chiesto contratti né alla Regione né al governo italiano, pur essendo a disposizione ovviamente e tenendoli informati per rispetto istituzionale. Crediamo in un approccio dove il privato debba aiutare il pubblico”.

L’Abruzzo, tuttavia, ha tutte le potenzialità per assumere un ruolo di primo piano nella gestione dell’emergenza, grazie a strutture come quella di Dante Labs, che aspettando l’ultimo tassello per poter operare in questo ‘nuovo’ campo. Lo conferma alla redazione del Capoluogo il Ceo Riposati.

“L’Abruzzo diventerà una capitale genetica europea, con leadership a livello mondiale e ricadute positive per tutte le università abruzzesi, le aziende locali, gli ospedali e le cliniche, pubbliche e private”.

Nel frattempo, come riporta Il Messaggero, numerose realtà in campo nazionale (anche dalla Lombardia) ed europeo hanno contattato Dante Labs, chiedendo la disponibilità a trasferire l’intero centro altrove, in contesti che potrebbero essere più stimolanti sotto il profilo della ricerca. In Abruzzo, a quanto sembra, si dovrà ancora attendere.

Dante Labs, Biondi: “Territorio aquilano offre opportunità per contrastare contagio da coronavirus”.

“Per contrastare il contagio da coronavirus il territorio aquilano offre un’opportunità concreta, rappresentata da un’eccellenza come Dante Labs in grado di poter processare e analizzare migliaia di test, corteggiata anche da Regioni che più di altre hanno scontato i tragici effetti della diffusione del Covid-19”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. “Il Comune dell’Aquila, in tempi rapidi, si è attivato e ha rilasciato i permessi necessari affinché un simile obiettivo potesse essere raggiunto. So che la Regione sta valutando la documentazione presentata dal laboratorio per l’accreditamento provvisorio e auspico la medesima celerità affinché al sistema sanitario pubblico possa essere affiancata e certificata un’eccellenza privata nel periodo strettamente legato alla fine dell’emergenza. L’inizio della fase due ci sta conducendo a grandi passi verso una data che segnerà uno spartiacque dell’emergenza coronavirus. Il 18 maggio, infatti, è prevista la riapertura di attività ed esercizi commerciali che si aggiungeranno alle numerose aziende ed imprese già operative dalla scorsa settimana. Sarà un momento cruciale per l’intero Paese, in cui i principi di precauzione e prevenzione dovranno essere, se possibile, ancor più efficaci di quanto lo siano stati nei periodi più acuti della pandemia. Il quadro abruzzese è eterogeneo, ma in via di stabilizzazione, e il ritorno ad una graduale ordinarietà non può prescindere da uno screening della popolazione, a partire dalle categorie più a rischio così come indicate dalle tabelle fornite dall’Inail. Questa città ha dimostrato, grazie alla professionalità di medici e personale sanitario, efficienza e capacità di reazione nel momento della crisi sanitaria. La stessa prontezza deve essere confermata ora, nel momento in cui la quotidianità è impregnata di nuova normalità a cui tutti dobbiamo abituarci in condizioni di sicurezza e a salvaguardia della salute pubblica” conclude il primo cittadino.

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