Sulmona, scarcerato l’ergastolano che uccise un agente di 24 anni

11 maggio 2020 | 10:05
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Sulmona, scarcerato l’ergastolano che uccise un agente di 24 anni

Le porte del carcere di Sulmona si aprono per l’ergastolano che uccise un agente di polizia penitenziaria. La decisione del Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila a causa delle norme anti Covid.

“Altro che certezza della pena! Lo Stato abdica al suo primario compito di assicurare la giusta pena a chi uccide. È una vergogna che un assassino sia a piede libero. Le scelte in materia penitenziaria di questo governo sono gravi e offensive delle vittime della criminalità e dei loro parenti, che piangeranno sempre i familiari uccisi! Mi appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinché chi si è reso responsabile di crimini efferati ed è stato giudicato colpevole e condannato all’ergastolo sconti la sua pena in galera”. Così dalla segreteria del Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria, a seguito della scarcarazione dell’ergastolano Francesco Barivelo, detenuto presso il carcere di Sulmona. A disporre la scarcerazione, secondo le norme anti Covid, il Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila.

Barivelo si trovava in carcere a seguito della condanna all’ergastolo per l’omicidio dell’agente di polizia penitenziaria Carmelo Magli, ucciso nel 1994 a Taranto.

L’omicidio di Carmelo Magli, scarcerato uno dei suoi assassini.

Carmelo Magli, Agente di Polizia Penitenziaria, è nato a Francavilla Fontana (BR) il 4 marzo 1970. Aveva 24 anni e una bimba piccola, quando fu ucciso. “In servizio alla Casa circondariale di Taranto, – ricordano sul sito istituzionale della polizia penitenziaria – l’Agente Carmelo Magli il 18 novembre 1994, smontato dal turno 16/24, a bordo della propria autovettura imbocca la strada  provinciale San Giorgio Jonico che lo porta a casa. Ha percorso meno di un chilometro quando due sconosciuti a bordo di una moto di grossa cilindrata cominciano a sparare contro il veicolo che finisce fuori strada. Il corpo crivellato di colpi viene ritrovato sulla strada, l’indomani mattina, da una pattuglia della polizia stradale. L’omicidio di Carmelo Magli maturò durante il processo “Ellesponte” alla criminalità organizzata pugliese. Come atto di intimidazione verso le forze di polizia era stato deciso che sarebbe stato ucciso il primo agente uscito dall’istituto a fine turno. I responsabili dell’omicidio sono stati condannati dalla Corte d’Assise di Lecce che ha comminato tre ergastoli.

L’Agente Carmelo Magli è stato riconosciuto dal Ministero dell’Interno “Vittima del Dovere”, ai sensi della Legge 466/1980. Il 19 settembre 2017 è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria. A Carmelo Magli è intitolata la Casa circondariale di Taranto”.

Tra i tre ergastoli comminati dalla Corte d’Assise di Lecce, anche quello di Francesco Barivelo, che adesso però, invece di essere in carcere, è a casa sua, a Taranto.