Emergenza Poesia, il frigorifero delle emozioni

Frigorifero in ordine ed emozioni in subbuglio, scadenze certe per i prodotti ma non per le nostre angosce. I versi della poetessa kuwaitiana contemporanea Saadyya al-Mufarriih come spunto per la rubrica Emergenza Poesia a cura di Alessandra Prospero.
L’ho aperto,
il contenuto era in ordine.
Bottiglie di latte a lunga conservazione
barattoli di yogurt
pacchi di carne surgelata
mele gialle
medicine e pane
e… e… e via dicendo.
Nel frigorifero della mia anima
il contenuto è in disordine
scade
senza che nessuno lo apra.
“Frigorifero”, Saadiyya al-Mufarrih
Questa poesia calza a pennello alla situazione attuale di molti di noi.
La poetessa kuwaitiana contemporanea Saadyya al-Mufarriih riesce con pochi versi e con elementi materiali quotidiani a descrivere la nostra condizione di sopravvissuti da quarantena, con il frigorifero in ordine e le emozioni in subbuglio.
Se fossimo bravi a catalogare, ordinare e sistemare le nostre pulsioni o le nostre paure con la stessa premura e la stessa precisione che dedichiamo ai cibi e ai ripiani del frigorifero, non avvertiremmo questo vuoto, questa confusione e questo senso di deprivazione.
Il nostro smarrimento avrebbe bisogno di ripiani ordinati e di scadenze certe, entro le quali consumare e metabolizzare i nostri sentimenti. Ma non è così e continuiamo a controllare se il latte e il pane siano ben sistemati, nel frigorifero della nostra resistenza.