Ristoranti e fase 2, le regole per tornare a mangiare fuori

La ristorazione si prepara a ripartire. Regole rigide per la Fase 2: 4 metri di distanza per ogni cliente e 2 metri tra ogni tavolo. Ecco come staremo al ristorante
Misure severe, anche rispetto a quanto ipotizzato. Tra i clienti dovrà essere mantenuta la distanza di quattro metri. No ai buffet.
Le regole nel dettaglio.
Ristoranti, la fase 2 per ristoratori e clienti
Lo spazio per ogni cliente nei ristoranti deve più che triplicare, passando da 1,2 metri a quattro, mentre dovrà essere eliminato il servizio a buffet. Nel documento di Inail e Iss sulla ristorazione si sottolinea anche l’importanza dell’introduzione della prenotazione obbligatoria.
“Il layout dei locali di ristorazione – si legge – andrebbe rivisto garantendo il distanziamento fra i tavoli – anche in considerazione dello spazio di movimento del personale – non inferiore a 2 metri e garantendo comunque tra i clienti durante il pasto (che necessariamente avviene senza mascherina), una distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets e per contatto tra persone, anche inclusa la trasmissione indiretta tramite stoviglie, posaterie”.
Ristoranti e Fase 2, limite di capienza
“Va definito un limite massimo di capienza predeterminato, prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadrati per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie. La turnazione nel servizio in maniera innovativa e con prenotazione preferibilmente obbligatoria può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dal locale”.
Vanno eliminati – si legge ancora – modalità di servizio a buffet o similari.