Ripartire, verso l'estate

Spiagge e Fase 2, le regole per andare al mare

Come sarà andare in spiaggia nell'estate 2020? Le misure per la Fase 2, dal documento Iss-Inail. 5 metri tra gli ombrelloni, distanziamento sociale controllato per i bambini, ingresso in spiaggia su prenotazione

Niente piscine negli stabilimenti, entrata su prenotazione, ombrelloni a 5 metri di distanza l’uno dall’altro. Le misure della ripartenza per le spiagge. Come andremo al mare?

Pubblicati da Inail e Iss due documenti tecnici su balneazione e ristorazione. Per la spiaggia è stata elaborata un’analisi del rischio, con la presentazione delle misure necessarie per contenere il contagio nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia.

Spiagge, 5 metri di distanza tra gli ombrelloni

Piscine chiuse negli stabilimenti: sarà vietato l’uso delle piscine negli stabilimenti. “Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia, si legge, la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo. È da evitare, inoltre, la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento”.

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Spiagge in Fase 2, si entra su prenotazione

Stabilimenti aperti con entrata su prenotazione, ombrelloni distanziati di almeno cinque metri, igienizzazione dei lettini se si danno a un nuovo utente. “Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate – si legge in una nota dell’Inail – viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie. Si raccomanda, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web. La prenotazione obbligatoria  favorisce altresì un’agevole registrazione degli utenti, anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi”.

Spiagge, igienizzazione

Vanno inoltre differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara. Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia – prosegue – la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo. È opportuno anche privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata. È da evitare, inoltre, la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo”.

Spiagge, lettini e docce

Per lettini e sdraie non posizionati sotto l’ombrellone dovrà essere garantita la distanza di almeno due metri. Le distanze potranno “essere derogate per i soli membri del medesimo nucleo familiare o co-abitante”. Per le cabine, va vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa. Per la fruizione di servizi igienici e docce andrà rispettato il distanziamento sociale di almeno 2 metri, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni.

Spiagge, distanziamento sociale: i controlli per i bambini

Bambini in spiaggia con distanziamento sociale – “Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze”- Lo si legge nel documento Inail-Iss sulla balneazione e gli stabilimenti balneari nella fase due dell’emergenza da Covid 19.

Nel documento si ricorda anche che bisogna nel complesso “evitare promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia, possibilmente procedendo all’identificazione univoca di ogni attrezzatura”.

Spiagge libere nella Fase 2

Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge libere “dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione, individuando quelle più idonee ed efficaci“. Dovranno essere affissi nei punti di accesso alle spiagge libere – si legge – cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento. Va mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), – ad esempio con posizionamento di nastri – che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione.

Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line. La nuova modalità favorirà anche il contact tracing nell’eventualità di un caso di contagio. Dovranno poi” essere valutate disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti“. Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti.

È opportuno, ove possibile, conclude il documento, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire”.

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