Emergenza cinghiali, Paolo Federico: “Caccia aperta tutto l’anno”

L’appello di Paolo Federico: “Porre fine all’emergenza cinghiali con atti concreti”.
“Trovare soluzioni immediate ed efficaci contro l’eccessiva presenza dei cinghiali nella provincia di L’Aquila”. A dirlo il sindaco di Navelli e commissario della comunità montana Montagna di L’Aquila Paolo Federico, che sottolinea: “Ricevo continue lamentele da parte degli agricoltori che sono alle prese con una vera e propria piaga. A loro si aggiungono anche tanti automobilisti, escursionisti e persone comuni tutti preoccupati per il rischio di trovarsi di fronte ad uno di questi grossi ungulati. Animali che con l’emergenza Covid-19 sono diventati ancora più confidenti tanto da superare gli scarsi limiti alle loro scorribande che avevano prima della serrata di marzo e aprile. In soli due mesi sono diventati i veri padroni non solo delle campagne, ma anche di tante zone abitate dei piccoli centri e di intere aree urbane e industriali. Ormai non hanno più paura di nulla nemmeno delle auto”.
Il riferimento è ai tantissimi avvistamenti e segnalazioni che con la ripresa della cosiddetta fase 2 sono stati fatti dai cittadini. “Per questi motivi – conclude Paolo Federico – faccio un appello alla Regione Abruzzo, in particolare al Vice Presidente Emanuele Imprudente con delega alla caccia, affinché dia mano libera all’apertura della caccia contro questi animali tutto l’anno, anche, attraverso la concertazione delle associazioni di caccia, e di Enti territoriali come Comuni, parchi e organizzazioni sindacali degli agricoltori. Sono convinto che non si può più aspettare ed è necessario mettere mano alla realizzazione di protocolli in grado di tutelare le persone, gli agricoltori, gli automobilisti e consentire l’esercizio della caccia nelle aree dove sono presenti questi animali superando lunghi tavoli tecnici e prendendo coscienza del grave danno che fanno alle colture. Questi animali vanno combattuti e soprattutto ridimensionati nel numero affrontando il problema come una vera e propria emergenza”.