App Immuni, Abruzzo fra le prime tre regioni a sperimentarla

26 maggio 2020 | 10:54
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App Immuni, Abruzzo fra le prime tre regioni a sperimentarla

App Immuni, l’Abruzzo apripista per la sperimentazione della app: si potrebbe iniziare venerdì o lunedì al massimo

Abruzzo scelta, insieme a Liguria e Puglia, per la sperimentazione della app Immuni: a livello nazionale si partirà a giugno.

Immuni: come funziona

L’app Immuni (l’immagine della app è quella riportata nella foto di copertina) ci avviserà se siamo stati vicini a qualcuno poi rivelatosi positivo al Coronavirus. Non sarà però una “schedatura”, assicurano: Immuni associa a ogni telefono un numero casuale, per questioni di privacy. I telefoni che si incontrano, tramite Bluetooth, si scambiano i rispettivi codici. L’app non conoscerà mai le identità degli iscritti né dove questi si sono incontrati.

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I codici sono infatti anonimizzati. Agli infetti, nel momento in cui ricevono la diagnosi, la scelta di far partire o meno, con il supporto di un operatore sanitario, il processo che porta alla notifica. In caso di contatti superiori ai 5 minutti con soggetti positivi al Covid 19, l’app spiegherà agli iscritti come comportarsi per la salute di sè stessi e degli altri. In caso di contatto con una persona positiva, spunterà l’avviso “rilevato un contatto a rischio”.

Nella giornata di ieri l’azienda italiana Bending Spoons e il dipartimento della ministra dell’Innovazione Paola Pisano hanno reso pubblica una parte del codice di Immuni, aprendosi alle segnalazioni degli esperti. Pisano aveva annunciato un call center nazionale per aiutare i cittadini a usare la app, alle regioni invece l’onere di gestire chi ha ricevuto la notifica e potrebbe dover seguire lo stesso iter previsto per i 150 mila test sierologici e chi risulta positivo: isolamento e tampone.