Romano e Scoccia, il compromesso storico per non morire democristiani

Marianna Scoccia verso Italia Viva, mentre il coordinatore di Italia Viva, Paolo Romano, al lavoro nella segreteria del Gruppo UDC in Regione. I singolari percorsi di un cambio di partito che attende di essere ufficializzato.
Non sono Moro e Berlinguer e il “compromesso storico” è certamente più modesto, ma se è vero com’è vero che – per parafrasare Luigi Pintor – si muore tutti democristiani (la storia politica lo dimostra a livello trasversale), anche a L’Aquila e in Abruzzo le grandi manovre, su questo fronte, non mancano. Parliamo dello strano caso di Marianna Scoccia e Paolo Romano, la prima eletta in Consiglio regionale nella lista UDC-DC-Idea, nata – come ripete dalla stessa Scoccia – grazie a un’intesa nazionale che però evidentemente ha scavalcato il locale, considerate le veementi reazioni degli alleati che non hanno mai digerito “l’imposizione”. Tant’è che il ritornello “dentro o fuori” dalla maggioranza di centrodestra per Marianna Scoccia è iniziato presto. Ma questa è “storia”. Adesso Marianna Scoccia è uscita ufficialmente dalla maggioranza e, come avevamo già anticipato, si appresta ad entrare nel partito di Renzi, Italia Vivia, coordinato a livello locale da Paolo Romano, ex Passo Possibile, che – come rivela ilgerme.it – una decina di giorni fa è stato assunto nel gruppo UDC della Regione. Un’accelerazione improvvisa nel sospirato obiettivo di morire democristiano? Macché, sarà Marianna Scoccia a passare il Rubicone e conquistare un posto nel partito di Renzi, ma intanto il “compromesso storico” si realizza tramite percorsi bizzarri che avrebbero fatto arrossire perfino il navigato Pintor.
Ad ogni modo, la marcia di Marianna Scoccia verso Italia Viva, iniziata già a novembre dello scorso anno, prosegue a grandi falcate; la contiguità con il partito di Renzi al momento è solo prossemica, grazie al compagno di banco, Sandro Mariani, con il quale già condivide battaglie politiche. L’ingresso nel partito, quindi, appare ormai “naturale”. Da verificare cosa accadrà una volta scomparso il gruppo UDC dalla Regione, considerato che c’è dentro un coordinatore di Italia Viva che non può certo scomparire nell’ignoto. D’altra parte, la strada per morire democristiani si allunga di qualche curva, se i democristiani vengono a morire da te.