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Covid ferma l’attività dell’ensemble Aquila Altera

L'emergenza ha fermato l'attività dell'ensemble di musica antica Aquila Altera. La formula per ripartire: "utilizziamo gli spazi aperti del nostro meraviglioso Abruzzo".

L’emergenza Covid e il lungo lockdown hanno cancellato concerti, eventi e manifestazioni dell’ensemble Aquila Altera, nato nel capoluogo ma famoso anche fuori i confini nazionali.

L’emergenza Covid ha dato un duro colpo a tutto il mondo della cultura, della musica e del teatro nazionale, con gravi ripercussioni anche per le realtà culturali presenti all’Aquila.

Basti pensare che a causa dell‘emergenza Covid, tutti i cartelloni sono saltati e proprio in queste settimane le varie società stanno provvedendo al rimborso dei biglietti e degli abbonamenti.

aquila altera

Aquila Altera è un ensemble di musica antica che nasce a L’Aquila nel 1997, da un’idea del musicista e chitarrista Antonio Pro e di Maria Antonietta Cignitti, cantante.

L’ensemble ha partecipato a numerosi festival e stagioni concertistiche sia in Italia che in Europa, collaborando con alcuni dei maggiori atenei tra cui la Sorbona di Parigi.

Ha registrato le musiche di scena per la fiction Rai I Medici: ha all’attivo la pubblicazione di 5 cd.

Il merito che il settore della musica antica riconosce all’ensemble Aquila Altera è di aver riscoperto musiche dell’antico Abruzzo tra cui il Codice di Rocca di Mezzo tra le cui pagine si celano splendide musiche di compositori italiani e francesi.

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“Il Covid ha fermato la nostra produzione come pure la partecipazione a diversi festival. Un problema che sta affliggendo tutti i lavoratori dello spettacolo dai musicisti, agli attori, ai tecnici. Una miriade di persone di cui si parla poco e attualmente fermi da marzo”, spiega al Capoluogo il professore Antonio Pro.

“Le ultime direttive ci dicono che si potrà ripartire dal 15 giugno con tante limitazioni. Tanti se e tanti ma, penso però che le possibilità ci siano per ricominciare a lavorare”.

Concerti ed eventi post Covid: quale soluzione?

Per il professore Antonio Pro, “si potrebbe pensare a spettacoli con pochi esecutori e a spazi all’aperto considerando anche l’arrivo dell’estate. L’Aquila in questo ci aiuta tantissimo, infatti la città offre spazi bellissimi, pensiamo ai numerosi cortili ormai restaurati, o ai chiostri come quello meraviglioso di San Giuliano in cui lo scorso anno abbiamo tenuto un concerto per la XXIII Rassegna di musica antica I Concerti di Euterpe“.

“La musica è un’arte preziosa e indispensabile per il vivere sociale. Speriamo di tornare a condividerla insieme e ad apprezzarne la bellezza, sicuramente con tutte le dovute accortezze”, conclude.

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