L'approfondimento

Centri benessere e terme in Abruzzo, le regole: no sauna

Centri benessere, strutture termali: si riparte con nuove regole anti Covid. Niente sauna, se non come servizio esclusivo. I dettagli

Centri Benessere, si riparte in Abruzzo. Niente sauna, a meno che non sia servizio esclusivo della camera degli ospiti. Percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita, utilizzo di mascherine e utilizzo delle attrezzature: tutte le regole per tornare a rilassarsi nei centri benessere.

L’ordinanza numero 70, firmata dal Presidente Marsilio, detta le linee guida per una riapertura all’insegna della sicurezza, contro l’emergenza epidemiologica da Covid19. Le misure, riportate nella sezione 28, valgono per le strutture termali e i centri benessere, oltre alle strutture ricettive e alle diverse attività praticabili in strutture simili, collettive o individuali, come: fangoterapia, fango-balneoterapia, belneoterapia (vasca singola o piscina), irrigazioni vaginali, cicli di cura della sordità rinogena, prestazioni idrotermali rivolte a pazienti affetti da numerose patologie (per l’elenco completo vedi l’allegato all’ordinanza n.70 alla Sezione 28).

Prima della riapertura dei centri e dell’erogazione delle prestazioni termali, è necessario eseguire adeguate opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico (es. contaminazione da Legionella).

Centri benessere, le misure organizzative generali

Sussiste l’obbligo di rispettare le seguenti misure organizzative di carattere generale:

-garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del Covid-19. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, consegna di informative, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto;

–  se ritenuto necessario, prima dell’accesso alle strutture termali o centri benessere, sussiste la facoltà di rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5° C. Per i pazienti, la misurazione viene effettuata nel corso della visita medica di accettazione;

–  redigere un programma il più possibile pianificato delle attività, per prevenire eventuali condizioni di aggregazioni e regolamentare i flussi negli spazi comuni, di attesa e nelle varie aree del centro per favorire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro (ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale);

–  prevedere, ove possibile, percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita;

– privilegiare l’accesso alle strutture ed ai singoli servizi tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni;

– dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti, in punti ben visibili all’entrata e in aree strategiche per favorirne il loro utilizzo, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani all’ingresso;

eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo;

–  la postazione dedicata alla cassa e alla reception può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso, mentre il personale è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro; organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno un metro (ad esempio, prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere).

In tutti gli spogliatoi o negli spazi dedicati al cambio, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali;

-Per i servizi termali che lo richiedono in base alle normative vigenti, in sede di visita medica di ammissione alle cure, porre particolare attenzione ad eventuale sintomatologia sospetta per COVID-19. Per le visite mediche e le visite specialistiche eventualmente effettuate all’interno delle strutture termali si rimanda alle indicazioni per l’erogazione in sicurezza delle prestazioni sanitarie;

–  regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire la distanza di almeno 1,5 metri tra le attrezzature e favorire un distanziamento interpersonale di almeno un metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. Le attrezzature devono essere disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso, la disinfezione deve essere garantita ad ogni fine giornata;

– evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: l’utente dovrà accedere al servizio munito di tutto l’occorrente, preferibilmente fornito dalla stessa struttura. Per tutte le attività nei diversi contesti prevedere sempre l’utilizzo del telo personale per le sedute;

deve essere perseguito il maggiore distanziamento possibile tra eventuali ombrelloni previsti per il solarium e per le distese dedicate e, comunque, nel rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di 10 mq a paletto. In caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni;

rispettare le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina e nel centro benessere, così come prima di ogni trattamento alla persona: prima di entrare provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo;

–  regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti), con

Misure organizzative specifiche per i trattamenti alla persona, come balneoterapia e massoterapia

Queste le misure organizzative specifiche per i trattamenti alla persona, come fango-balneoterapia e massoterapia:

– l’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore ad un metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale aggiuntivi associati a rischi specifici propri della mansione). In particolare per i servizi che richiedono una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola;

– l’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani e comunque sempre prima e dopo ogni servizio reso al cliente; per ogni servizio deve utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale;

– è consentito praticare massaggi senza guanti, purché l’operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell’avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso;

– per tutti i trattamenti personali e, comunque, per la fangoterapia è raccomandato l’uso di teli monouso. I lettini, così come le superfici ed eventuali oggetti non monouso, devono essere puliti e disinfettati al termine del trattamento;

– la stanza/ambiente adibito al trattamento deve essere ad uso singolo o comunque del nucleo familiare o di conviventi che accedono al servizio (ad eccezione dei trattamenti inalatori, di cui ai punti seguenti). Le stanze/ambienti ad uso collettivo devono comunque essere di dimensioni tali da garantire il mantenimento costante della distanza interpersonale di almeno 1 metro sia tra i clienti che tra il personale durante tutte le attività erogate;

– tra un trattamento e l’altro, areare i locali, garantire pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.).;

– il cliente deve utilizzare mascherina a protezione delle vie aeree durante il trattamento (tranne nella doccia di annettamento e nel caso di applicazione del fango sul viso) e provvedere a corretta igiene delle mani prima di accedere e al termine del trattamento.

Misure organizzative specifiche per le piscine termali

Sussiste l’obbligo di rispettare le seguenti misure organizzative specifiche per le piscine termali:

– prevedere un piano di contingentamento degli accessi alle piscine con particolare attenzione agli ambienti interni ed agli spazi chiusi;

– prevedere, dove possibile, percorsi obbligati di accesso e uscita dalle piscine e dalle aree verdi per favorire il distanziamento;

– calcolare la densità di affollamento in vasca con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona per le piscine, dove le dimensioni e le regole dell’impianto consentono l’attività natatoria. Qualora non sia consentita l’attività natatoria, è sufficiente calcolare un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto;

–  favorire le piscine esterne per le attività collettive (es. acquabike, acquagym) e limitare l’utilizzo di spazi interni;

– limitare, durante le attività collettive, il numero di partecipanti, al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno due metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno un’ora tra un’attività collettiva e la seguente, arieggiando adeguatamente il locale;

– le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare le superfici di acqua per persona come al punto precedente devono essere utilizzate da un solo bagnante, fatta eccezione per appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale;

– l’attività di idrokinesiterapia deve essere effettuata quanto più possibile in vasche dedicate, che permettano all’operatore di indicare i movimenti al paziente rimanendo fuori dall’acqua, ad eccezione dei casi in cui la presenza dell’operatore in acqua sia indispensabile (es. assistenza ad un paziente disabile). In tal caso, se possibile, l’operatore e il cliente devono indossare la mascherina per la protezione delle vie respiratorie. Al termine di ogni seduta, eventuali strumenti devono essere disinfettati;

Misure organizzative specifiche per i centri benessere

Sussiste l’obbligo di rispettare le seguenti misure organizzative specifiche per i centri benessere:

– prevedere il contingentamento degli accessi nei locali per mantenere il distanziamento interpersonale di almeno due metri in tutti gli ambienti chiusi, salvo gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale;

inibire l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (ad esempio, il bagno turco) ed alla sauna. Può essere consentito l’accesso a tali strutture solo se inserite come servizio esclusivo per le camere per gli ospiti;

– disporre per i clienti l’uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura.

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