L'aquila

Ricostruzione, Biondi: “Governo stabilizzi i precari”

"L’idea di continuare a prolungare questo eterno precariato è un’indecenza". Appello del sindaco Biondi al Governo per la stabilizzazione dei precari della ricostruzione.

L’AQUILA – Il sindaco Pierluigi Biondi chiede modifiche la decreto Semplificazioni per la stabilizzazione dei precari della Ricostruzione.

“È giunto il momento che a distanza di undici anni dal sisma il governo nazionale assuma un impegno concreto in favore dei lavoratori precari impegnati nella ricostruzione del cratere 2009, prevedendo nel testo del prossimo decreto legge ‘Semplificazioni’ una norma per la loro stabilizzazione”. A lanciare l’appello è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.  “Da tre anni, con un lavoro costante impostato da questa amministrazione, predisponiamo emendamenti che vanno in tale direzione ma i governi che si sono succeduti li hanno sistematicamente respinti, fatta eccezione per l’intervento in favore del personale assunto a seguito del concorsone Ripam con il primo esecutivo guidato dal premier Conte”.

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“Sento che c’è ancora – sottolinea il primo cittadino – chi si ostina a proporre proroghe dei contratti, in scadenza il prossimo 31 dicembre. L’idea di continuare a prolungare questo eterno precariato è un’indecenza. Il Comune dell’Aquila è pronto a fare, come sempre, la sua parte e a sostenere la battaglia per le stabilizzazioni. Ritengo sia giunto il momento che anche alcuni sindacati assumano una posizione univoca, uscendo allo scoperto e abbandonando alcune ambiguità che non fanno altro che testimoniare la connivenza con l’attuale stato delle cose”.

“Condivido la posizione assunta dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, – ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – in merito alla stabilizzazione dei lavoratori precari che dal 2009 sono impegnati nelle pratiche della ricostruzione del cratere sismico. È decisamente opportuno che con il prossimo Decreto Legge ‘Semplificazioni’ il Governo provveda, dopo 11 anni, a trovare una soluzione definitiva, che tuteli la professionalità acquisita nel corso del tempo e non prosegua ancora una volta con proroghe dei contratti. Si tratta di lavoratori che con costanza hanno dedicato il loro tempo e il loro impegno con dedizione e che, anche attraverso un’opportuna tutela sindacale, possono trovare completezza alla loro posizione occupazionale. Per questo motivo rivolgo un appello a tutti i parlamentari abruzzesi affinché anche loro si facciano promotori di proposte che puntino alla stabilizzazione di questi lavoratori con una norma a loro dedicata”.

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