Sulmona, detenuto ingoia lamette e distrugge cella nell’ospedale dell’Aquila

Un uomo detenuto nel carcere di Sulmona, collaboratore di Giustizia, ha ingoiato due lamette e distrutto la cella dell’ospedale presso il quale era stato ricoverato
A quanto appreso da Il Capoluogo, si tratta dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
A darne notizia sono i componenti del cartello sindacale unitario Oreste Leombruni( Osapp), Mauro Nardella( UIL PA), Francesco Tedeschi( CISL FNS), Giuseppe Mazzagatta (Uspp), Cosmo De Luca ( Cnpp) e Massimiliano Doria ( COSP).
Il recluso, che non è nuovo ad azioni distruttive poiché già in precedenza si era reso protagonista di gravi eventi critici, sembra essere portatore di problemi psichiatrici, fanno sapere i sindacalisti.
Con l’evento da lui generato si è riaperta una falla all’interno del penitenziario sulmonese che sta mettendo a nudo un annoso problema che in esso insiste: la presenza di un reparto, quello dei collaboratori di giustizia, eccessivamente delicato per giustificare la sua presenza in un penitenziario votato al contenimento di circuiti ad Alta sicurezza.
Già in precedenza ne avevamo chiesto la chiusura per la grave carenza di organico e la sua sostituzione con un circuito più attinente alla peculiarità che il carcere di piazzale vittime del dovere ha che è quello di ospitare detenuti ad alta sicurezza.
Nell’assemblea che si terrà venerdì 12 giugno nel piazzale antistante la Casa di Reclusione di Sulmona, si parlerà anche di questo delicatissimo problema, sottolineno i sindacalisti.
Lo faremo certi del fatto che una sua chiusura, oltre a garantire una migliore gestione delle dinamiche penitenziarie, consentirebbe il recupero di non poche unità di polizia penitenziaria e, con una adeguata modifica, implementare nell’area da esso occupato un idoneo e molto più sicuro, rispetto a quello attualmente in dotazione del carcere, reparto multi video conferenze deputato all’effettuazione di processi da remoto.