Carcere Sulmona, detenuto aggredisce tre poliziotti: è lo stesso che aveva distrutto reparto ospedaliero

17 giugno 2020 | 08:28
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Carcere Sulmona, detenuto aggredisce tre poliziotti: è lo stesso che aveva distrutto reparto ospedaliero

Tre poliziotti penitenziari aggrediti, uno di loro ha corso il rischio di rimanere strangolato: è questo il bilancio dell’ennesima aggressione subita all’interno del carcere di Sulmona dai poliziotti penitenziari

Il detenuto – fanno sapere i rappresentanti del cartello sindacale unitario Oreste Leombruni Osapp, Mauro Nardella UIL PA, Francesco Tedeschi CISL FNS e Giuseppe Mazzagatta USPP – è lo stesso che pochi giorni fa aveva devastato il reparto ospedaliero dove era stato ricoverato.

Nella serata di ieri il detenuto avrebbe dapprima cercato di rubare farmaci: dopo essere stato scoperto, avrebbe aggredito gli agenti con calci e pugni fino a cercare di strangolarne uno.

L’agente si è salvato grazie all’intervento degli altri due colleghi, anch’essi feriti dall’uomo.

Il fatto riaccende i riflettori su un reparto, quello dei collaboratori di giustizia, che il cartello sindacale unitario aveva chiesto di chiudere poiché ritenuto incompatibile con il circuito penitenziario sulmonese. I rappresentanti sindacali chiedono il trasferimento immediato del detenuto, promesso già da tempo.

Ad intervenire sulla situazione del carcere di Sulmona nelle scorse ore era stato anche il leader della Lega Matteo Salvini:

“Anche a Sulmona mancano agenti, ma soprattutto un Ministro capace”

aveva detto Salvini. Un intervento che ha portato alla ribalta della cronaca nazionale la situazione del carcere peligno, al centro della bufera dopo le aggressioni degli ultimi mesi subite dai poliziotti penitenziari.

La Polizia Penitenziaria è da tempo in agitazione ed il deputato della Lega Luigi D’Eramo proprio nel pomeriggio di ieri si era recato nel carcere di Sulmona  per toccare con mano “le problematiche ormai note a tutti”, aveva detto D’Eramo.

La Lega ha già presentato un’interrogazione a metà marzo, nel pieno della pandemia, per la situazione emergenziale degli istituti penitenziari che risentono delle ristrezze economiche e dell’insufficienza organica. Riconfermo la piena solidarietà al Corpo di Polizia penitenziaria, la Lega è al loro fianco in quanto vittime dell’ennesima disattenzione da parte delle alte sfere del Ministero della Giustizia e del Governo, propenso a trascurare la sicurezza delle Forze dell’Ordine che garantiscono il rispetto delle leggi”.