Ex Otefal, quale futuro per la Framiva

Scadenze importanti per la Framiva Metalli, sindacati preoccupati per “un quadro incerto e insidioso”.
Concordato preventivo e ultima rata per l’acquisizione del sito di Bazzano, per la Framiva scadenze criciali che preoccupano i sindacati FIM, FIOM e UILM.
“La prima imminente scadenza – ricordano i sindacati – riguarda la richiesta di concordato presentata dall’azienda presso il Tribunale di Busto Arsizio in relazione a tutti gli stabilimenti italiani, tra i quali è ricompreso quello dell’Aquila. La seconda è legata alle conseguenze di un eventuale mancato pagamento dell’ultima rata e interessi alla curatela fallimentare da parte della Framiva, a fronte dell’aggiudicazione a suo favore del sito di Bazzano avvenuta dopo il fallimento della ex Otefal”. A tel proposito, agli inizi di marzo era stata pubblicata la sentenza del Tribunale dell’Aquila, che ha accolto il ricorso della Framiva, revocando il provvedimento di decadenza per l’aggiudicazione dell’ex Otefal, precedentemente redatto dal Giudice delegato.
Ad ogni modo, “in questo quadro incerto e insidioso, ciò su cui FIM, FIOM e UILM ritengono importante tenere i riflettori accesi è il possibile impatto che questa complicata situazione può avere sull’occupazione di circa 60 Lavoratori. Le sorti di 60 famiglie del nostro territorio legate all’esito di queste operazioni. Pur rischiando di essere ripetitivi, non si può evitare di ribadire con forza che il nostro territorio non può rischiare di perdere posti di lavoro perché non è in grado di riassorbire nel tessuto produttivo coloro che perdono l’occupazione. È quanto mai opportuno che le Istituzioni siano attente e vigili su ciò che accade, perché oggi più che mai una crisi industriale rischia di trasformarsi in crisi sociale”.