Roccaraso Futura, 300 pacchi di pasta per famiglie e anziani in difficoltà

19 giugno 2020 | 10:25
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Roccaraso Futura, 300 pacchi di pasta per famiglie e anziani in difficoltà

La Fase 3 a Roccaraso è fatta anche e soprattutto di beneficenza. L’associazione Roccaraso Futura, in collaborazione con Isola Solidale, dona 300 pacchi di pasta alle famiglie e anziani in difficoltà.

Grazie ad una generosa donazione di alcune storiche industrie pastarie, verranno donati oltre 300 pacchi di pasta alle famiglie fragili e agli anziani in difficoltà di Roccaraso ed anche a Rivisondoli e Castel di Sangro. L’iniziativa, che è promossa dall’associazione Roccaraso Futura, in collaborazione con l’associazione Isola Solidale, vuole essere un segno di vicinanza nei confronti di chi sta soffrendo di più gli effetti della pandemia dovuta al Covid 19.

La donazione della pasta, dopo quella delle colombe, fa parte del progetto “Nessuno resti solo” promosso da Roccaraso Futura, che ha la finalità di fare rete con tutte quelle associazioni che in Abruzzo e in Italia sono impegnate nei rispettivi territori in attività di solidarietà e promozione sociale.

La consegna dei pacchi di pasta si terrà a Roccaraso domenica 27 giugno 2020, alle ore 12, presso la parrocchia Santa Maria Assunta, in via Caracciolo, 3 a Roccaraso (AQ) alla presenza di Roberto Santangelo, vice presidente vicario del Consiglio regionale abruzzese, Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro e presidente della provincia di L’Aquila, Alessandro Amicone, presidente dell’associazione Roccaraso Futura e il parroco Don Emanuele De Filippo.

“Grazie alla totale sinergia con l’associazione Isola Solidale – spiega Alessandro Amicone, presidente dell’associazione “Roccaraso Futura” – passiamo alla seconda fase del nostro progetto, grazie al quale nei prossimi mesi cercheremo di essere al fianco di tutti coloro che sono in difficoltà a causa del lockdown imposto dalla pandemia da Covid 19“.

Ringrazio Roberto Santangelo – aggiunge Amicone – per essere sempre presente al nostro fianco, per rilanciare il territorio dell’Alto Sangro, ed anche per la sensibilità dimostrata nei confronti di chi è più fragile”.