Univaq ed emergenza Covid, misure di contrasto messe in campo in una settimana. Adesso si programma il ritorno alla normalità. Parola d’ordine: sostenibilità. L’intervista al rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila Edoardo Alesse.
“Durante l’emergenza Coronavirus siamo stati efficienti ed efficaci: in una sola settimana siamo stati in grado di mettere in atto misure telepresenza, per garantire lezioni, esami, discussione di tesi, riunioni degli organi collegiali e prese di servizio. Meglio di questo non potevamo fare”. Così il rettore di Univaq, Edoardo Alesse, al microfono de IlCapoluogo.it traccia un bilancio delle attività svolte in piena fase di lockdown per l’emergenza Covid 19.
“Ora – sottolinea il rettore – siamo in una fase di transizione. Ho già annunciato che per il mese di luglio riattiveremo alcune procedure in presenza, come esami e discussione di tesi, sempre in maniera contingentata su numeri limitati di persone. Per l’autunno invece stiamo predisponendo un piano per quando auspicabilmente gli studenti dovranno tornare in città e nelle aule in numero maggiore, sperando che nel frattempo non succeda nulla di grave”.
Ad ogni modo, la parola d’ordine per il rettore di Univaq rimane quella di inizio mandato: sostenibilità, in tutte le possibili accezioni, dalla sostenibilità economica a quella energetica, ambientale e sociale. Tra le ultime attività sviluppate in questo senso, lo studio di fattibilità della pista polifunzionale della Valle dell’Aterno, presentato ad enti e sindaci del territorio nei giorni scorsi, alla presenza dell’assessore alla Mobilità del Comune dell’Aquila, Carla Mannetti.
L’intervista