Emergenza Poesia, le grandi notti d’estate

23 giugno 2020 | 15:31
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Emergenza Poesia, le grandi notti d’estate

“Le grandi notti d’estate” di Alfonso Gatto per l’appuntamento con Emergenza poesia, a cura di Alessandra Prospero.

Le grandi notti d’estate
che nulla muove oltre il chiaro
filtro dei baci, il tuo volto
un sogno nelle mie mani.
Lontana come i tuoi occhi
tu sei venuta dal mare,
dal vento che pare l’anima.
E baci perdutamente
sino a che l’arida bocca
come la notte è dischiusa
portata via dal suo soffio.
Tu vivi allora, tu vivi,
il sogno ch’esisti è vero.
Da quanto t’ho cercata.
Ti stringo per dirti che i sogni
son belli come il tuo volto,
lontani come i tuoi occhi.
E il bacio che cerco è l’anima.

“Poesia d’amore” di Alfonso Gatto (Nuove poesie, 1950)

L’estate si presenta dopo il solstizio e nei versi di Alfonso Gatto troviamo la meraviglia di un amore che parimenti si manifesta, dopo essere stato a lungo cercato. Nella notte, tutta fatta delle analogie del poeta salernitano, la bocca dischiusa è l’unico accesso alla vicinanza, mentre sogni e occhi danzano in una languida lontananza quasi onirica. Come il sole raggiunge il punto più alto di declinazione, il bacio si erge a momento massimo della pulsione amorosa e sentimentale, poiché con esso il poeta cerca l’anima – la condivisione massima – e per esso depone addirittura i suoi stilemi ermetici.