Abruzzo, la riscossa delle aree interne nell’estate post Covid-19

Luoghi incantati e incontaminati, lontani dal caos della città, prossimi al riscatto chiamato turismo dolce. L’Abruzzo aquilano è pronto: dalla Valle dei Ponti all’Ippovia del Gran Sasso
- Abruzzo, luoghi incantati ed incontaminati, lontani dal caos della città, prossimi ad un riscatto fatto di turismo dolce. La nostra regione ne è pieno, soprattutto l’Abruzzo aquilano. #iorestoinabruzzo
Abruzzo – Borghi di pietra, sentieri immersi tra i monti, vette da scalare. A cavallo, a piedi o in bici il reticolo di sentieri delle montagne abruzzesi offrono odori, colori e sapori unici. Basti pensare all’Ippovia del Gran Sasso, o alla Valle dei Ponti, sospesa tra storia e natura alle falde della catena montuosa del Velino Sirente.
Ripartire dal territorio e dal turismo lento, anche con la quinta ingranata. L’offerta turistica post Covid tra ieri e domani segue la strada del turismo naturale e vissuto: in una parola esperenziale.
Sono soprattutto i piccoli centri e le attività tipiche del turismo dolce ad avviarsi alla riscossa nell’estate 2020, post lockdown da coronavirus. Il turismo, del resto, ci permette di guardare oltre il presente e al di là di una crisi dalla quale sarà difficile rialzarsi. Conoscere, scoprire, viaggiare sono attività che, tuttavia, non si fermeranno facilmente, anche grazie ad un’offerta turistica sempre più rinnovata, anche in Abruzzo.
Un turismo al passo coi tempi, che unisce ricettività e forme di soggiorno con esperienze coinvolgenti per i fruitori, i turisti. Dal trekking, alla sempreverde bicicletta, ormai a pedalata assistita, dalle escursioni fino alle avventure in canoa sui fiumi. Di sicuro ce n’è per tutti i gusti, basta scegliere la giusta località.
Abruzzo, Fase 2 e turismo lento: verso la sostenibilità
Parchi, aree protette, colline e montagne da riscoprire pedalando. Se il turismo sembra andare già in questa direzione, è proprio in questa direzione che bisognerà concentrare risorse e investimenti.
Diverse le iniziative nate spontaneamente per reagire alla crisi: tra queste c’è La Valle dei Ponti, nata per spinta dell’amministrazione comunale di Fagnano Alto, all’indomani del Convegno ‘Turismo rurale, Turismo lento’. Il convegno ed il corso successivo, voluti dal sindaco Francesco D’Amore, hanno dato il via ad un processo virtuoso che porterà alla riapertura dei sentieri della catena montuosa, della tabellazione ed alla organizzazione di attività sportive nei borghi del comune e non solo.
La Valle dell’Aterno catalizzatore di iniziative turistiche di collegamento tra Le Rocche, Stiffe, Santo Stefano, Calascio, Bominaco e L’Aquila.
Abruzzo, Aree Interne alla riscossa
L’estate 2020 ci vedrà tornare timidamente in vacanza in un mondo post Covid completamente mutato e, tra le attività più gettonate per caratteristiche proprie che non contrastano con le norme anti-contagio, ci sono quelle che premiano, per una volta, anche e soprattutto le aree interne. Cicloturismo, escursionismo, trekking a cavallo, cioè tutti quegli sport a contatto con la natura. Sarà l’estate del turismo lento, a basso impatto. Protagoniste potranno essere anche le comunità locali e, perché no, le loro economie a chilometro zero.
Tutto nel segno della sostenibilità: il rispetto delle norme anti Covid di pari passo al rispetto per l’ambiente.