Lega pigliatutto, dopo Chieti e Avezzano mirino puntato su Vasto

27 giugno 2020 | 13:04
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Lega pigliatutto, dopo Chieti e Avezzano mirino puntato su Vasto

Matteo Salvini continua a “macinare chilometri”. Ieri incontro a Vasto, dove si voterà nel 2021. Le ambizioni della Lega e il difficile equilibrio con gli alleati.

Troppo “pesanti” sulla bilancia politica, lo scranno più alto del Comune del capoluogo d’Abruzzo e la presidenza della Regione per lasciare agli alleati qualche casella libera alle prossime amministrative. La Lega, evidentemente, punta a mettere sull’altro piatto della bilancia… tutto il resto, che significa sicuramente Chieti, probabilmente Avezzano e forse anche Vasto, dove si voterà però l’anno prossimo.

Su Chieti la partita è stata chiusa dal tavolo nazionale, con la “benedizione” alla candidatura di Fabrizio Di Stefano in quota Lega, anche se la decisione ha comportato la defezione di Mauro Febbo, autosospesosi da Forza Italia per portare avanti un progetto “civico”. Nulla osta anche per Tiziano Genovesi, sempre Lega, su Avezzano, dove però Fratelli d’Italia ha una sua proposta che proverà a spingere fino all’ultimo.

Tra Chieti e Avezzano la Lega si è quindi già assicurata i due principali centri, tra cui un capoluogo di provincia, al voto nel 2020, ma non basta. Nel mirino del “capitano” evidentemente c’è anche Vasto. Di ieri pomeriggio la visita, insieme al coordinatore regionale Luigi D’Eramo e lo stato maggiore del partito, a livello regionale e locale. Durante la visita, Salvini ha sottolineato come la Lega abbia anche lì qualità politiche da potersi giocare alle amministrative 2021 nella massima posizione. Se così fosse, a Vasto la Lega potrebbe far eleggere il primo sindaco donna, visto che al momento sulla rampa di lancio pare esserci l’avvocato Alessandra Cappa.

matteo salvini lega d'eramo vasto

Su Vasto però la partita è tutt’altro che scontata: la Lega, infatti, paga un leggero ritardo di strutturazione nel territorio (di pochi giorni fa è la nomina del coordinatore locale, l’avvocato Arnaldo Tascione), rispetto a Fratelli d’Italia, più radicata e strutturata, che al momento sembra orientata a lanciare il giovane Marco di Michele Marisi, attivissimo esponente del partito che si è fatto strada tra vivaci iniziative sociali e politiche e una consistente opposizione (per quanto esterna al Consiglio comunale) alle amministrazioni di centrosinistra che negli anni si sono succedute, più per demerito degli avversari che per merito proprio. Nella bella città costiera, infatti, il centrodestra ha sempre faticato a proporre una candidatura unitaria, che spesso non si è concretizzata nemmeno in sede di ballottaggio, “regalando” 15 anni al centrosinistra; 15 anni che potrebbero diventare 20, a partire dal 2021.

D’altra parte, il refrain della Lega, ripetuto in ogni sede, è sempre lo stesso: “Siamo lealinel comune capoluogo d’Abruzzo e in Regione, appoggiando sindaco e presidente di FdI, adesso tocca a noi”. Il messaggio appare piuttosto chiaro.