Auto della Provincia, condanna per Tiziano Amorosi: “Ricorrerò in Appello”

Condanna di primo grado per l’uso delle auto delle Provincia, il dirigente Tiziano Amorosi: “Ho portato documenti e testimonianze della mia condotta corretta, ricorrerò in Appello”.
“Aspetterò le motivazioni della sentenza, ma ricorrerò in Appello, perché in questi anni ho portato prove e testimonianze della mia condotta corretta”. Così il dirigente del Comune dell’Aquila, Tiziano Amorosi, a IlCapoluogo.it sulla vicenda che lo vede coinvolto per presunte irregolarità nell’uso dell’auto di servizio mentre era in servizio alla Provincia. Due i viaggi con l’auto della Provincia a Pescara, contestati dagli inquirenti, gli stessi che in sede di rinvio a giudizio avevano bollato come “di lieve entità” la stessa contestazione relativa all’uso dell’auto della Provincia per motivi non di lavoro.
“Lieve entità” o meno, nel corso del processo di primo grado, durato circa 6 anni, Amorosi ha portato documenti e testimonianze relative agli episodi contestati, ricostruendo percorsi e motivi dei viaggi, spesso legati all’iter dei finanziamenti comunitari che necessitavano della sua presenza negli uffici della Regione a Pescara.
Del perché i giudici di primo grado non abbiano dato riscontro alla versione dell’attuale dirigente del Comune dell’Aquila si saprà solo quando verranno pubblicate le motivazioni della sentenza. Intanto il dirigente incassa la rinnovata fiducia del sindaco Pierluigi Biondi: “Siamo convinti che la giustizia debba fare il suo corso: resta un elemento di garanzia e serietà del lavoro che ciascuno di noi svolge rispetto alla comunità. Nell’ambito della riorganizzazione dell’ente, abbiamo fortemente voluto che Amorosi dedicasse la sua professionalità e serietà mettendo a disposizione la sua indiscutibile esperienza a servizio della città dell’Aquila. Gli obiettivi raggiunti a oggi, non ultimo la “riparazione” dei conti dell’Amministrazione, ci hanno dato ragione. Confermiamo, dunque, in maniera convinta, fiducia nel professionista e nell’uomo, augurandoci tutti, per lui, per noi, per la città, di affrontare con serenità la necessaria fase dell’appello esprimendo sostegno e solidarietà al dirigente, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura”.