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Sub aggregato Trecco-Zaffiri: “commissariamento dopo gravi scorrettezze”

1 luglio 2020 | 07:39
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Sub aggregato Trecco-Zaffiri: “commissariamento dopo gravi scorrettezze”

Ricostruzione L’Aquila, le prove del commissariamento di un consorzio in centro storico. Continua la vicenda del suo aggregato “della discordia” Trecco-Zaffiri.

Prosegue la vicenda che vede come protagonista uno dei consorzi per la ricostruzione in centro storico all’Aquila, quello del sub aggregato Trecco-Zaffiri, commissariato dopo una recente delibera del Comune.

Secondo l’avvocato di alcuni tecnici del sub aggregato invece non ci sarebbe nessun commissariamento, come pubblicato dal Capoluogo nella replica richiesta dall’avvocato Isabella Di Benedetto.

Per alcuni invece il commissariamento c’è, come risulta anche dalle delibere del Comune allegate alla nota inviata in redazione e di seguito pubblicata.

“Il Commissariamento c’è: ecco le prove”, scrive al Capoluogo una fonte verificata e qualificata e informata sulle vicende che ruotano intorno al sub aggregato Trecco-Zaffiri.

“Desideriamo contestare, parola per parola, quanto inviato alla redazione del Capoluogo dall’avvocato Isabella Di Benedetto ed immediatamente pubblicato in data 26 giugno u.s. in merito alla nota querelle sul Commissariamento della Porzione di Aggregato Trecco, tra le vie Minicuccio d’Ugolino, Rustici e Albanesi nel centro storico della Città dell’Aquila”.

“Unitamente agli articoli pubblicati in data 26 febbraio e in data 30 maggio 2020, avemmo il buon gusto di fornire alla direzione del giornale anche la copia del verbale relativo all’estrazione del nominativo del Commissario designato dal Comune per tale Porzione di Aggregato. Tale provvedimento fu regolarmente pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune dell’Aquila, dando al provvedimento la pubblicità che la legge prevede”.

“Non è, assolutamente vero, quanto riportato dalla Di Benedetto, che ‘vi è che nessun atto di commissariamento alla data odierna è stato mai disposto dal Dirigente del Comune di L’Aquila’. Tale circostanza si può agevolmente riscontrare presso i competenti uffici del Comune dell’Aquila ma, forse, per mero errore la Di Benedetto avrà assunto notizie dagli Uffici di un altro Comune della Repubblica Italiana”.

“Sarebbe buona norma, inoltre, quando si riportano frasi virgolettate, estrapolate dal contesto di un articolo riportarle per intero e non in parte, relativizzando i concetti di cui si tratta, cosa che la Di Benedetto ha fatto nella sua obiezione, snaturando il seguente concetto che con la presente vogliamo ribadire: ‘Le gravissime scorrettezze e illegalità poste in essere da alcuni dei condomini, da alcuni dei tecnici che furono incaricati e da quelli che si arrogarono l’incarico senza averlo mai avuto e, da ultimo, anche dall’amministratore della Porzione di Aggregato, hanno convinto gli uffici preposti a procedere senza ulteriori indugi a nominare un Commissario, in persona dell’Arch. Gabriele Iampieri‘ . Anche quanto sopra riportato è ampiamente documentato e documentabile”.

“Per quanto riguarda i profili penali che scaturiscono da questa vicende sarà la magistratura a pronunziarsi. Gli antichi erano soliti affidare ai brocardi le loro perle di saggezza. Crediamo che, in questo caso ‘verba volant sed scripta manent’ sia veramente opportuno”.